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Robyn Hitchcock
The Man Upstairs
2014
Yep Roc Records
di Giancarlo De Chirico
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Un album acustico davvero molto bello in cui Robyn Hitchcock, ex Soft Boys, rilegge se stesso attraverso il passato e - assistito da Joe Boyd (figura leggendaria della musica inglese dei primi anni Settanta, nonché produttore di Nick Drake e dei Fairport Convention) - esegue delle cover version di brani molto conosciuti e al tempo stesso recupera delle sue vecchie composizioni. Il disco si intitola 'The Man Upstairs', è stato registrato negli Snap Studio di Londra e vede la partecipazione di Jenny Adejayan al violoncello, di Charlie Francis al piano e di Anne Lise Frokedal, vocalist del gruppo norvegese I Was a King.
“Si tratta di canzoni talmente belle e significative che avrei voluto averle scritte io” ha affermato candidamente Robyn Hitchcock al momento della presentazione dell’album, un lavoro che si distingue per una produzione rispettosa ed attenta e per degli arrangiamenti molto raffinati, che rendono ancora più piacevole l’ascolto. Per metà composto da cover, per l’altra metà fatto di brani originali 'The Man Upstairs' ci regala preziose ballate di chiara impostazione folk, che risultano un po’ malinconiche certo, ma sono oltremodo toccanti. Su tutto The Ghost In You, il brano scritto da Richard Butler degli Psychedelic Furs, riproposto in una ballata acustica scarna ed essenziale, da brividi. Molto belle anche le cover di The Crystal Ship di Jim Morrison dei Doors e di To Turn You On di Bryan Ferry dei Roxy Music. Meno conosciuta, ma altrettanto piacevole, Don’t Look Down dei Grant-Lee Phillips, mentre si rivela una bella sorpresa Ferries, un brano degli I Was A King.
Accanto a tutto questo lavoro di rielaborazione c’è la ricerca molto intima e personale che Robyn Hitchcock ha svolto fra l’archivio delle sue canzoni e che ha portato a donare all’ascolto del pubblico piccole preziose perle psichedeliche che rispondono ai titoli di Trouble In Your Blood, Somebody To Break Your Heart, Comme Tojours e infine Recalling The Truth, una canzone nuova questa volta, scritta proprio per 'The Man Upstairs'.
L’aspetto più riuscito, la cosa più convincente dell’intera operazione è decisamente quella di aver “messo a nudo” canzoni dei primi anni Ottanta come The Ghost In You e anche To Turn You On che erano decisamente sovraprodotte e che adesso sembrano quasi tornate a nuova vita, una esistenza musicale molto migliore!
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//www.youtube.com/embed/52DUrv1gCUw
07/10/2014 -
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