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Bob Seger
Ride Out
2014
Capitol
di Giuseppe Celano
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Il diavolo di Detroit ne ha fatto di strada dall’ormai lontanissimo esordio del 1968, intitolato 'Ramblin’ Gamblin’ Man'. Oggi Bob Seger è un signore di quasi settant’anni, non ha più lunghi capelli neri ma un taglio corto, sono bianchi come l’immarcescibile barba. Quello che non ha mai perso in questi anni è la voglia di fare Rock and Roll, quello sincero che da sempre ha caratterizzato uno dei suoi due lati. L’altra faccia del suo songwriting è invece dedicato alle ballad che lo hanno reso famoso. Quel tipo di canzoni lente e sognanti che solo gli americani riescono a fare (You Take Me In) e che fanno da colonna sonora a lunghi viaggi in spazi immensi, percorsi in auto senza nessuna fretta (All Of The Roads), tranne quando è lo stesso Seger a pigiare sull’acceleratore come nell’opener Detroit Made (John Hiatt).
'Ride Out' è il suo primo lavoro dopo anni di silenzio; è stato registrato cercando di ottenere un effetto fresco e diverso da tutto quanto Seger aveva fatto finora (It’s Your World). Il disco è pieno di musicisti di Nashville che si occupano dei fiati, archi e per la prima volta Seger si avvale della presenza femminile, Laura Creamer, Shaun Murphy and Barb Payton, a cui affida i cori. Bob si diverte a passare fra i vari generi arrivando in tackle scivolato sul blues and boogie Hey Gypsy per poi rialzarsi su Adam And Eve (Kasey Chambers/Shane Nicholson), country in 4/4, cesellato da violini e armonica e cantato in tandem con Laura Creamer.
'Ride Out' è un super classico dei classici, è come il buon vino rosso per annaffiare portate di carne. È un lavoro di quelli che si facevano una volta, entrando in studio con idee ben chiare e mostrando onestà nel cuore e nei modi alieni da escamotage tecnici. Tanta passione cristallina viaggia a braccetto con i testi sempre impegnati che mostrano anche il lato più delicato di questo sottovalutato cantautore (Gates Of Eden).
Il lavoro esce in versione cd classica, Deluxe con tre brani extra e infine in Target Exclusive Deluxe Version con l’aggiunta di ben cinque brani inediti. Il suo è un rientro in grande stile che paradossalmente però coincide con quello che, a suo dire, dovrebbe essere anche il suo canto del cigno, l’ultimo atto di una carriera di tutto rispetto.
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03/11/2014 -
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