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DZ Deathrays
Black Rat
2014
I Oh You
di Valerio Di Marco
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Sono australiani, fanno qualcosa di molto vicino al crossover e sono giunti alla seconda prova sulla lunga distanza. Direi che basta questo per dire chi sono i DZ Deathrays, perché per il resto si tratta di una pallosissima - scusate il francesismo - miscela di Bloc Party, Limp Bizkit e primi Metallica. Da ascoltare solo se vi va di farvi scuotere per una quarantina di minuti da una centrifuga di chitarre furenti, ritmiche aggressive e cantato da invasati. E sì che il debutto “Bloodstreams” del 2012 era stato uno degli album più quotati in Australia e aveva spianato al duo di Brisbane l’accesso ai palchi di alcuni tra i più prestigiosi festival europei e statunitensi, oltre a fruttargli un discreto riscontro sulla stampa specializzata e qualche buon feedback su Pitchfork. Ma questo ”Black Rat” non fa che ripetere la formuletta che a suo tempo li aveva portati al successo, anche se fa indubbiamente registrare una presa di coscienza maggiore per quanto attiene alle liriche e si segnala per un paio di episodi quantomeno apprezzabili come Gina Works At Heart e la ballata Keep Myself On Edge (dove con “ballata” si intende il pezzo dove i BPM sono appena al di sotto della media). Disco energico, solare, in cui però Shane Parsons e Simon Ridley riflettono su insonnia (d’amore?) e relazioni terminate, lasciando intendere di aver compiuto il passaggio ad uno stadio ulteriore di maturazione. Lenta ma pur sempre in divenire.
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//www.youtube.com/embed/7tk7AZgiYq4
22/11/2014 -
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