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Tete De Bois
Extra
2014
Ala Bianca/Warner
di Valerio Di Marco
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”Extra” già di per sé è un titolo che la dice lunga sulla portata di questo lavoro, enorme - appunto - come il nome di colui a cui è dedicato: Lèo Ferrè. Il grande poeta e cantautore monegasco morto nel 1993 è una di quelle “penne” che non si dimenticano e per il quale non si contano, negli anni, gli omaggi e le rivisitazioni fatti da altri artisti. Perché la sua musica è di quelle che ispirano...a fare musica. Come accaduto ai Tètè de Bois, che non hanno mai nascosto la loro devozione per il Nostro. E allora, dodici anni dopo il fortunatissimo “Ferré L'amore e La Rivolta” (2002), eccoli di nuovo a riarrangiare il grande paroliere francese dopo che questi, a suo tempo, aveva a sua volta musicato i vari Baudelaire, Verlaine e Rimbaud. Ed è per questa sua capacità di fondere parole e melodie, di rendere musicali le prime ed esplicative le seconde, che l'ensemble romano guidato da Andrea Satta non riesce a smettere di amarlo. Come molti altri artisti della scena nostrana. Tra questi, Vasco Brondi e il compianto Francesco Di Giacomo - storico leader del Banco del Mutuo Soccorso scomparso all'inizio di quest'anno - che qui sono ospiti d'eccezione, il primo sulle note di Tu Non Dici Mai Niente, il secondo nella ghost-track Il Tuo Stile, registrata live all'Auditorium di Roma nel giugno 2013. Inoltre, altra curiosità, il pianoforte che si sente nell’album è proprio quello appartenuto allo stesso Ferrè. Perché i suoi versi e il suo tocco epico, visionario e immaginifico navigano ancora tra i pensieri affannati delle nostre vite quotidiane. Tra le primizie di “Extra”, da segnalare la traccia d'apertura Tango, cucita attorno ad un testo mai musicato da Ferrè e che i Têtes de Bois hanno provato mettere in note non per la presunzione di dire “abbiamo finito il lavoro iniziato da lui” ma per provare a rileggere la sua poesia in chiave moderna. E il risultato è apprezzabile. Ma una menzione la meritano anche Ti Rivedo Ancora, originariamente musicato da Ferrè sui versi di Paul Verlaine, La Maliziosa, la cui fantastica linea melodica di Léo offre oggi una possibilità alle nuove generazioni di far ruotare la loro vita attorno alla bellezza e alla poesia, e Felici Come Mai, affresco sognante e corale che i Têtes hanno trasformato in canzone dolce e sussurrata da ascoltare con il naso all’insù per credere che domani ci sarà luce. La stessa che questo bellissimo album-tributo accenderà nei vostri cuori.
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06/12/2014 -
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