Revocation Deathless  2014  Metal Blade di David Palombi

Quinto full lenght per gli statunitensi Revocation, “Deathless” è un disco super ed i membri della band, in fase di stesura, dovevano trovarsi in uno stato di grazia assoluto, perché le tracks sono di un livello altissimo.
Sapevamo che il combo di Boston era capace di scrivere grandi dischi (anche il penultimo omonimo era davvero di buon livello), ma con questo “Deathless” i ragazzi hanno fatto un passo avanti. Il death tecnico, sopratutto quello americano e quello (come in questo caso) fortemente influenzato dal thrash, spesso ci riserva delle pessime sorprese fatte di dischi con riffing scontatissimi o celebrativi.
“Deathless”, invece, è un album ‘straight in your face’, però anziché essere un brutale monolite death lanciato a tutta forza giù da una rupe, ci regala interessanti intermezzi conditi da virtuosismi interessanti. David Davidson si esibisce in una prova vocale di altissima caratura: growling influenzato dal thrash con una grandissima personalità e potenza fuori dal comune.
Le asce macinano riff tritaossa, tuttavia c'è una chicca a livello compositivo che impreziosisce un disco che già di per sé sarebbe ottimo. Qui e là fanno capolino massicce incursioni hard rock, sopratutto in fase solistica.
Una stonatura? No, una fioritura. Le ritmiche sono granitiche, puntuali e con una personalità ben delineata che non si è persa nel missaggio perfetto del CD, davvero bello che fa capire una volta di più che i Revocation sono una band dalle mille risorse potenzialmente infinite. Consigliatissimo.

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23/10/2014 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati