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Dopo il tour dell’anno scorso Iggy Pop si è chiamato fuori dagli Stooges, almeno per un anno, allora James Williamson, il chitarrista della band ha pensato bene di dedicarsi ad un progetto che aveva in mente da diverso tempo: rimettere mano a tutti quei brani firmati Iggy & The Stooges che sarebbero dovuti finire sull’album subito successivo a 'Raw Power', pubblicato nel lontano 1973. Il disco non venne mai realizzato anche perché la Columbia stracciò il contratto con gli Stooges, inaffidabili e troppo dipendenti dalla droga. Quello che è successo dopo appartiene alla storia del rock: Iggy rinasce come solista grazie a David Bowie e riforma gli Stooges solo nel 2003, in occasione del festival di Coachella, in California. Le canzoni scritti da Iggy Pop e da James Williamson nel periodo post 'Raw Power' rimangono sotto forma di demo tape o vengono inserite su diversi bootleg più o meno autorizzati, che finiscono in mano soltanto ai seguaci più accaniti.
La cosa non è mai piaciuta a James Williamson che voleva dare una maggiore qualità e una nuova dignità a quei brani e aveva proposto un paio di anni fa ad Iggy di incidere nuovamente quelle canzoni. Iggy si rifiutò e preferì invece pubblicare un album interamente nuovo, che poi venne intitolato 'Ready To Die', che uscì nel 2013. Williamson decide allora di andare avanti da solo e sembra che Iggy Pop non sia stato neanche informato del progetto. Recluta gli altri Stooges: Steve Mackay al sassofono, Mike Watt al basso e Toby Dammit alla batteria e registra questo interessante, estremamente energetico e vitale 'Re-Licked' negli Studios 606, di proprietà di Dave Grohl, a Northridge in California.
Certo, direte voi, come si fa ad ascoltare pezzi degli Stooges senza l’apporto di Iggy alla voce? La domanda è lecita e la risposta è inevitabile. Non è la stessa cosa. Ma una volta affermata questa verità incontestabile non possiamo non restare sbalorditi dall’incredibile lavoro svolto da James Williamson, anche in qualità di produttore, su questo disco. Gli arrangiamenti sono diversi, più curati, ma ugualmente potenti e forse ancora più bluesati rispetto alle versioni originali. In sostituzione di Iggy sono stati coinvolti ben tredici vocalist, tutti molto più giovani ed entusiasti di poter eseguire dal vivo in studio le canzoni degli Stooges, un gruppo dal quale erano stati tutti più o meno influenzati. I nomi? Mark Lanegan, Alison Mosshart dei Kills, Jello Biafra dei Dead Kennedys, Ariel Pink, Bobby Gillespie dei Primal Scream, Lisa Kekaula dei Bellrays, Carolyn Wonderland, Nicke Andersson degli Hellacopters. Joe Cardamone degli Icarus Line, Ron Young dei Little Caesar, Mario Cuomo degli Orwells, Gary Floyd dei Dicks, e le Richmond Sluts. Si parte alla grande con Head On The Curve, un brano di 'Metallic K.O.' (album live non ufficiale, l’ultimo capitolo dei primi Stooges) interpretato con grande coinvolgimento da Jello Biafra. Subito dopo arriva la vera perla di questo disco: Open Up And Bleed, riarrangiata a dovere da Williamson e cantata da Carolyn Wonderland, una poderosa vocalist, impastata di rhythm & blues, proveniente da Houston, Texas. Per quanto possa sembrare strano ascoltare una voce femminile cantare un brano dell’Iguana, Carolyn spazza via ben presto ogni dubbio e ci regala un’interpretazione dall’impatto emotivo molto forte e si ripete con successo anche su Gimme Some Skin. Stessa cosa per Lisa Kekuala, la cantante soul dei BellRays che si disimpegna benissimo su I Got A Right e su Heavy Liquid, supportata da Petra Haden. Altro brano molto ben riuscito è Till The End Of The Night, una rarità Stooges, una ballata lenta e melliflua che inizialmente avrebbe dovuto essere eseguita da Teri Gender Bender (Butcherettes, Bosnian Rainbows) ma che poi è stata affidata ad Alison Mosshart dei Kills che – assolutamente entusiasta della prospettiva - ha preso il primo volo in partenza da Londra per la California per poter registrare il brano. La Mosshart dà il meglio di sé anche su Wild Love, una rock song molto aspra, eseguita insieme a Mark Lanegan. Incredibile poi la performance di Mario Cuomo, il giovanissimo vocalist degli Orwells alle prese con I’m Sick Of You: sembra che il ragazzo fosse così emozionato che non riusciva a cantare. Williamson ha dovuto calmarlo un po’ prima di iniziare la registrazione. E’ la dimostrazione concreta di quella legacy molto forte e indissolubile che tiene insieme le nuove generazioni del rock e il nome Stooges. Bobby Gillespie, alla voce, e Simone Marie Butler, al basso, entrambi dei Primal Scream si sono prestati volentieri per eseguire Scene Of The Crime, mentre Ariel Pink, il nome nuovo della scena pop rock internazionale, ha eseguito un’ottima versione di She Creature Of The Hollywood Hills.
Va precisato che non si tratta di un album di cover songs, prima di tutto perché queste canzoni non hanno mai avuto una loro dimensione ufficiale, in secondo luogo perché James Williamson è intervenuto personalmente su quasi tutti i brani che in molti casi erano solo demo da sviluppare in studio. Iggy è comunque presente sul disco perché le canzoni sono anche sue e ha dichiarato di non ha alcuna intenzione di entrare in conflitto con i suoi amici Stooges per la pubblicazione di questo album. Ha solo chiesto ed ottenuto che il disco fosse a nome James Williamson e non Iggy & The Stooges. Per il resto questo 'Re-Licked' è l’occasione per riempirsi nuovamente le orecchie con il suono Stooges , è un tributo ad un’epoca ormai lontana ed estremamente fertile che attraverso gli Stooges “ha riportato il Roll dentro il Rock” come ha dichiarato Joe Cardamone degli Icarus Line, che sull’album ha interpretato Pin Point Eyes. Da ascoltare.
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