Papir Meets Electric Moon Papermoon Sessions  2014  Sulatron Records di Giuseppe Celano

Avevamo lasciato gli Electric Moon con le loro policromatiche esplosioni mentali per ritrovarli impegnati in questo incontro ravvicinato del terzo tipo con i Papir. Registrato a Dragens Hule il 9 agosto del 2012, missato dai Papir e dedicato a Ralph Rjeily, ”Papermoon Sessions” tradisce quel senso di profonda tristezza che si prova dopo la perdita di un amico, nonché prezioso collaboratore.
Lavoro di hard rock psichedelico che pesca a piene mani dalla natura stessa della band e dal suo background saldamente ancorato nei seventies, il disco si allunga per 42 minuti di puro magma incandescente fatto di chitarre sguaiate, la cui fisionomia è ampiamente sfregiata dall’utilizzo massiccio di (wah-wah) acido (psicotropo). La sezione ritmica spinge come il propulsore dello Shuttle, preparato per accelerazioni interstellari verso nuove dimensioni altre.
Niente di nuovo direte voi? Esatto, ma un niente cristallino, preciso come un ingranaggio dei cugini oltralpe, s(u)o(a)no lesive queste “Papermoon Sessions”, potenti come il magnetismo lunare che agisce sui fluidi di cui il nostro stesso corpo è formato all’80%. Se volete immergervi in certe sonorità mai troppo osannate, ben lungi dall’essere morte come piace sentenziare a certi sostenitori del nuovo che (non) avanza, queste tre take potrebbero fare al caso vostro.
Con l’arrivo di un inverno che si prospetta abbastanza freddo, il consiglio è di annaffiare il tutto con un buon calice di vino rosso di almeno 14°, sprofondati su una poltrona a luci soffuse, muniti del conforto di qualche non meglio identificata sostanza che, non facciamo difficoltà a credere, piaccia anche ai protagonisti di quest’avventura.
Se tutto questo non dovesse saziarvi potrete aggiungere in coda al lettore anche “Mind Explosion” degli Electric Moon, repetita juvant.

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19/12/2014 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati