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#1 With the special guest Steve Williamson
Black Top
2014
Babel Label
di Giuseppe Celano
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Nato nel 2011, dalle menti dei polistrumentisti Orphy Robinson e Pat Thomas, ”Black Top” è un progetto di jazz obliquo in cui presenzia di Mr. Steve Wiliamson al sassofono. L’idea è quella d'esplorare le intersezioni che ricongiungono gli strumenti usati dal vivo e le apparecchiature vintage/lo-fi attraverso una serie di composizioni frammentate e frammentarie. La band sfrutta la libera improvvisazione come base solida e punto di partenza per tutte e tre le tracce. Loop, effetti elettronici, sax e piano martellante sono gli strumenti su cui si pongono gli accenti di questo free jazz, d’origine newyorchese, che affonda le sue radici fino a territori caraibici attraverso effetti dub e samples. È roba radicale di difficile fruizione, se pensate di individuare i punti di riferimento del song-like format accantonate l’idea immediatamente, non sono canzoni da canticchiare (soprattutto sotto la doccia, il rischio sono scivoloni e fratture scomposte). È musica proteiforme d’ascoltare tutta d’un fiato senza cercare una chiave di lettura definitiva. Il sassofonista Steve Williamson inserisce un fraseggio stretto in queste composizioni articolate tendendo a unire le esperienze di vari musicisti, provenienti di ogni parte del mondo, nel complesso tentativo d’istituire un linguaggio globale ottenuto dalla fusione a caldo fra varie sfaccettature per inglobare i molteplici dialetti del mondo (musicale). I due bodyguard di Williamson sono ovviamente il polistrumentista Orphy e il pianista Pat Thomas che in Guess Who’s Coming To Dinner dà sfogo alla sua ansia adrenalinica attraverso un continuo martellamento ritmico. Sui tasti del suo pianoforte le dita si muovono come ragni, a volte s’abbattono come una tempesta di sabbia che acceca, mentre lentamente impedisce di respirare. Archaic Nubian Dubstep è forse la rappresentazione suprema delle intenzioni madri di questo disco, un tappeto sonoro danzereccio fatto di sampler, fraseggio stretto e stile funky. Un lavoro complesso per menti aperte e stomaci forti, lontano millenni dalla caciara radiofonica propinata dalle varie major da supermercato.
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23/12/2014 -
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