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Gli Avvoltoi
Amagama
2014
Go Down Records
di Giuseppe Celano
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Nati nel 1985 dalle menti di Moreno e Claudio Spirogi, gli Avvoltoi tornano sul luogo del delitto con un’arma nuova intitolata ”Amagama” , ultima fatica in studio che si aggiunge a una lunga serie di 33 giri, cd, ep e 12’. Dopo pause di riflessione, vari cambi di formazione e side-project, oggi la band esce per la Go Down Records con nove brani dal respiro beat. Le take mutano pigmenti, ma non DNA, mostrando colori psichedelici e sfumature garage-sixties rintracciabili sin dai primi riff dell’opener Storia di Una Notte. Organo acido (Nicola Bagnoli) e chitarre taglienti (Dome la Muerte) in avanti sono immerse nell’acido psicotropo di un genere che ha resistito a fatica, ma con onore, in tutti questi anni. Gli omaggi ai fondamentali del genere sono disseminati per tutta la durata del disco ma non si tratta di una nostalgica operazione di recupero né di un best of. La band ha una propria anima e un atteggiamento libertino che non scimmiotta nessuno. In Eh eh ah ah è impossibile non rintracciare radici profondamente radicate nello stomp and go di John Lee Hooker e nel sound delle chitarre avvinghiate a Bad Thing di Chris Isaak che evolvono rapidamente in un beat rock di matrice tipicamente italiana, è un pregio non di certo una limitazione territoriale. In Come puoi emerge l’anima folk degli Avvoltoi sospinta da un’iniziale sezione acustica per trasformarsi in una cavalcata potente e psichedelica seguita dal sarcastico rock and roll Uomini Fantastici in cui l’organo fulgido regna sovrano. Capace di soluzioni melodiche altre (Isabel), di cambi d’atmosfera inaspettati e inserti rock graffianti, Moreno Spirogi torreggia con classe invidiabile, figlia di un’esperienza trentennale. In Quando Sarai Tu il combo bolognese dà prova di una delicatezza compositiva che rimanda lontanamente agli Animals sfruttando arrangiamenti ricchi d’armonia sognante mentre Spirogi alterna canto e spoken word. Il 2014 è finito da poco e questo nuovo anno non ha portato cose eclatanti. Fate ancora in tempo a recuperare, in zona Cesarini direbbero i fanatici del pallone.
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09/01/2015 -
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