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Nuovo album targato U.S.A. per i Waterboys di Mike Scott, un gruppo storico della scena pop rock britannica. Il disco è stato registrato, a sorpresa, a Nashville e risulta prodotto dallo stesso Mike Scott, il principale songwriter della band, e mixato dal famoso Bob Clearmountain, vero e proprio stregone della consolle. L’album si intitola 'Modern Blues', una sintesi che spiega perfettamente quello che è il contenuto musicale delle nove tracce inedite degli immarcescibili Waterboys. Il blues, le radici, il folk celtico, immancabile, insomma il passato, la storia della band che si apre in direzione di una dimensione nuova, che potremo anche definire più propriamente pop rock, con un approccio morbidamente elettrico, ma sempre maledettamente intenso e felicemente ispirato.
Brani come Destiny Entwined, November Tale, Rosalind o la fantastica I Can See Elvis caratterizzeranno in modo molto convincente quello che è l’undicesimo album in studio di una band che da anni ormai risiede a Dublino. Un’opera originale, semplice nelle soluzioni musicali prescelte, ma al tempo stesso fuori dagli schemi. E’ un disco ricco di Rock and Roll, pieno di energia, suonato dal vivo in studio, proprio come ai tempi dell’ottimo 'Fisherman’s Blues'. Da segnalare come e quante volte il violino di Steve Wickham si incroci con la chitarra di Mike Scott, che a sua volta regala ai singoli brani una impronta melodica e sognante attraverso il suo canto, quello di un elfo di altri tempi.
'Modern Blues' ha il potere di rasserenare il vostro rapporto con la musica, non naviga a vista lungo sentieri inesplorati, non indulge in compiacimenti, ma comunica a quanti avranno la disponibilità ad ascoltare, una voglia di vita inesauribile, la forza di passioni semplici e vere che raggiungono il cuore musicale di tutti.
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