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Dan Mangan & Blacksmith
Club Meds
2015
City Slang
di Giancarlo De Chirico
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Album carico di atmosfera per Dan Mangan, vocalist e songwriter canadese di indiscutibile valore, giunto al suo quarto disco in studio. In questa occasione però il musicista originario di Vancouver non lavora in completa solitudine: accanto a lui infatti troviamo i Blacksmith, una band di tutto rispetto composta da Gordon Grdina alla chitarra elettrica, da John Walsh al basso e da Kenton Loewen alla batteria. Il nuovo sodalizio ci regala esiti inaspettati e rende questo 'Club Meds' un album ancora più interessante rispetto ai precedenti.
Il suono è decisamente più duro, ma anche più intricato e complesso, grazie ad arrangiamenti molto sofisticati che vano ben oltre il semplice rock d’autore. Da segnalare a tale proposito gli interventi di JP Carter alla tromba, di Jesse Zubot al violino e di Tyson Naylor ai sintetizzatori, special guest che contribuiscono notevolmente ad un suono di forte impatto, intenso e al tempo stesso sognante. Il messaggio di 'Club Meds' è chiaro: non hai bisogno di un qualsiasi Club Med per trascorrere una vacanza da sogno, in un posto incantevole che poi andrai a descrivere agli amici. Nella tua vita sei sempre in vacanza fin quando rimani sincero con te stesso e trovi comunque il modo di astrarti dalla cruda realtà dei tempi moderni per restare finalmente da solo con te stesso e magari trovare il tempo per goderti un album del genere. La musica in tal senso non è solo una forma d’arte privilegiata, ma può diventare anche un sedativo (non chimico) che ti permette di affrontare storture ed incidenti di percorso mai così frequenti nella vita di tutti noi.
Il disco è molto bello dall’inizio alla fine, ma non possiamo fare a meno di segnalarvi raffinate rock ballads come Mouthpiece, A Doll’s House e la splendida Kitsch. Un album che mescola insieme radici folk, rock d’autore, elementi jazz e sperimentalismo senza mai eccedere in virtuosismi vuoti e facili effetti. E’ un disco fatto di emozioni, è una musica che non avrebbe neanche bisogno di parole e che mira diritto al cuore. Da ascoltare con devozione.
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05/03/2015 -
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