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Radiodervish
Cafè Jerusalem
2015
Cosmasola Edizioni / Believe
di Giancarlo De Chirico
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Nuovo album per i Radiodervish, gruppo pugliese attivo sulle scene dal 1997 che ha avuto il merito di gettare un ponte ideale fra il cantautorato locale e il Medio Oriente. 'Cafè Jerusalem' è il loro undicesimo album e fin dalle prime note del disco ci rendiamo conto che abbiamo fra le mani un lavoro estremamente ben fatto, ricco di sapori diversi , di richiami al mondo arabo e più in generale ai paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Nabil Salameh, voce solista, Michele Loboccaro, chitarra acustica e Alessandro Pipino, accordion e tastiere hanno realizzato una sorta di concept album che si muove intorno alla storia d’amore fra Nura, una giovane palestinese e un ragazzo ebreo. Il luogo di incontro è Gerusalemme, una città tre volte santa, che è crocevia di tradizioni antiche e modernità, un posto ricco di contrasti ma anche di storia che ospita un amore impossibile raccontato con la musicalità e il lirismo proprio dei vecchi “hakawati”(cantastorie). Brani strumentali e canzoni si alternano in una dimensione fiabesca che lascia piacevolmente incantati.
L’album è stato registrato in presa diretta, con il contributo di Adolfo La Volpe, alla chitarra elettrica e di Pippo Ark D’Ambrosio alle percussioni. In sala di incisione sono state ridotte al minimo le sovraincisioni e il suono si dipana fluido e sognante lungo le nove tracce che compongono l’album. La voce di Nabil disegna scenari dolcissimi per quanto carichi di amarezza e di nostalgia. Il filo narrativo dell’album è strettamente legato ad un testo teatrale intitolato 'Gerusalemme Senza Dio', scritto da Paola Caridi, una giornalista che ha vissuto dieci anni a Gerusalemme e che è fortemente legata alla città e ai suoi Cafè, luoghi di ritrovo, punti di incontro in cui rivivono adesso le antiche tradizioni orali di un tempo. Preziosi arpeggi di chitarra acustica convivono accanto a strumenti più tradizionali come l’“oud” (una specie di liuto) e il “saz”(un liuto a manico lungo), mentre la chiave ritmica è sempre assicurata da un tessuto armonico morbido e avvolgente.
I disegni della copertina sia interna che esterna dell’album sono stati realizzati da Maria Teresa De Palma, una illustratrice che ha inteso riprodurre colori e atmosfere del posto e che con la sua opera ha aggiunto calore ad un disco il cui ascolto apre il cuore e permette all’anima di muoversi piano, a piccoli passi di danza.
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//www.youtube.com/embed/xeWl9TQbl9U
06/08/2015 -
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