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AA.VV.
Bella Ciao
2015
Materiali Sonori
di Giancarlo De Chirico
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L’album che vi presentiamo è discendente diretto di uno spettacolo teatrale intitolato 'Bella Ciao' che, ben cinquanta anni fa e grazie al Nuovo Canzoniere Italiano, ha segnato l’inizio del folk revival italiano. E’ una sorta di caloroso tributo alle canzoni popolari di una volta e ai canti di lotta, ideato e realizzato da Franco Fabbri con la collaborazione di musicisti come Andrea Salvadori e Alessio Lega, alle chitarre acustiche, Gigi Biolcati, alle percussioni, Riccardo Tesi, all’organetto e al contributo di vocalist d’eccezione come Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco e Elena Ledda.
Un attento lavoro di ricerca sulle sonorità e sui testi ha creato un ponte fra passato e presente, una chiave di lettura e di ascolto che restituisce una nuova freschezza a canzoni troppo facilmente dimenticate, considerate obsolete o più semplicemente noiose. Niente affatto: ascoltate, per esempio la nuova versione di Porta Romana o le due versioni diverse di Bella Ciao (una delle mondine, una dei partigiani) e capirete come il “neo folk” che si ascolta molto spesso oggi dal vivo trova le sue radici proprio in un repertorio di questo tipo, immediato, trascinante e ricco di contenuti. La libertà di un popolo, i diritti delle persone, la sofferenza dei detenuti, la dignità di chi vive in miseria, la rivolta contro gli usurpatori e i potenti, l’ostilità nei confronti della guerra, sono temi che non ammettono oblio e che purtroppo sono sempre attuali.
Bellissime in particolare La Lega (quella dei contadini del Nord, non di Salvini) e anche la nuova versione di No Mi Giamedas Maria un brano tradizionale sardo, eseguito durante i riti pasquali.
Un album che nasconde sorprese ad ogni solco e che si rivela piano fino ad accorgersi che è bellissimo, grazie ad una espressività popolare, a temi musicali molto diretti e sentiti che ci restituiscono quel bisogno di verità che troppo spesso viene a mancare nella musica che ascoltiamo adesso.
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16/09/2015 -
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