Paolo Zanardi Viaggio Di Ritorno  2015  Lapidarie Incisioni di Valerio Di Marco

Quarto album per il pugliese, ma romano di adozione, Paolo Zanardi, a quattro anni di distanza da “Tutte Le Feste Di Domani”. Lui lo descrive come «una manciata di canzoni scritte in retromarcia, controsole e con il futuro alle spalle, un bouquet di fiori a 5 euro gettato nella tromba delle scale un attimo prima che lei aprisse la porta, il residuo, gli scarti di lavorazione di momenti preziosi…»
Zanardi è uno chansonnier dalla vena rock malinconica ma con diverse variazioni sul tema. E’ un autore "vecchia scuola", con tutte le similitudini e paralleli con la canzone d'autore italiana, da Piero Ciampi a Luigi Tenco a Rino Gaetano a Vinicio Capossela. Ma è anche un poeta, paroliere, cantautore illuminato, ironico, versatile, come dimostrano i brani di questo lavoro che da un lato mettono in luce l’afflato tipico del compositore colto e impegnato, e dall’altro si caratterizzano per una radiofonicità che non sempre è sinonimo di scarsa qualità.
Ma soprattutto sono brani tutti diversi tra loro, nel mood, nella sostanza, nello stile. Ennesima conferma di una carriera iniziata quasi vent’anni fa e ancora lungi dal mostrare i primi segni di stanchezza.
Anzi, ”Viaggio Di Ritorno” è forse il suo lavoro più completo, maturo ed equilibrato, perfetta alchimia tra suggestioni inevitabilmente ma deliziosamente retrò e toni ora sarcastici e ora melanconici sorretti da un songwriting di altissimo profilo e mai banale. Bella sorpresa, ma in fondo lui una sorpresa non lo è più. E da tanto.

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10/10/2015 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati