Girlschool Guilty As Sin  2015  UDR/GMBH di Michele Brockoletti

Son passati circa 40 anni dai primi vagiti delle (oramai cresciutine) scolarette britanniche... Eppure già dalle prime note di Come The Revolution, degna opener di questo ennesimo studio album fresco fresco di stampa, è palese come per le 4 paladine del rock il tempo si sia fermato ad allora.
Tant'è che si prosegue con una manciata di anthems (Treasure, ta title track) degne di un wild-party coi controfiocchi, che farebbero muovere il sedere anche ai più anchilosati.
E pure quando nella parte centrale ci si imbatte in songs più cadenzate (Awkward Position, Painful) le intenzioni non cambiano: riff serrati, semplici e non banali, cori "ignoranti" ma senza eccessive sbavature e tanta ma tanta energia. Eppure qualcosa di nuovo c'è...: la produzione e' realmente degna di nota, in quanto affidata alle sapienti manine di Chris Tsangarides (Judas Priest, Thin Lizzy). Provate ad ascoltare questo disco su vari impianti e vi accorgerete di come suona "indifferentemente bene".
Last but not least, la chicca: una gustosa e riuscitissima cover della famigerata Stayin' Alive dei Bee Gees, svecchiata per l'occasione di almeno una decade. Il che, considerato tutto, non e' mica poco.
Non ci resta che attendere le Girlschool per l'imminente tour con Saxon e Motorhead e godercele anche live... Rock on!

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22/11/2015 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati