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Suz
Lacework
2015
Irma Records
di Valerio Di Marco
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Onirica, visionaria, straordinariamente pop ma nel senso nobile (che dovrebbe essere anche l’unico) del termine. Si torna agli anni novanta con il terzo lavoro di Susanna La Polla, in arte Suz, cantante e autrice bolognese che si è distinta nel corso della sua attività musicale per un trip-hop elegante e raffinato che ricorda – ovviamente - Bristol e dintorni. A distanza di due anni da “One Is A Crowd”, ecco ”Lacework”, che significa sì “pizzo”, “merletto”, ma anche “lavoro di lacci”. Il disco – registrato al No.Mad Studio di Torino insieme al produttore Ezra Capogna (Ezra, Casino Royale, Dub Pigeon) – presenta infatti dieci brani che hanno a che vedere in qualche modo con i legami, siano essi di sangue, amicali o sentimentali; relazioni narrate o semplicemente lasciate intuire su tracce “ricamate” con cura e minuzia con l’intento di creare un intreccio armonioso fra voce e musica. Il tutto con l’aggiunta del pianoforte, presente per la prima volta in un lavoro di Suz, e arricchito con suoni elettronici. Tra le pieghe di “Lacework” emergono cordoni sanitari, frenate in curva, propositi per il nuovo anno, empatie inaspettate, consigli non scontati, promesse disattese, puzzle che invitano alla sfida, pifferai magici moderni e gli orizzonti da loro indicati. Storie di anime confuse, malinconiche, burrascose, ma anche intrepide, risolute, combattive. Elementi umani e naturali, avvolti dalla calda voce di Suz che ci accompagna tra acqua e fuoco in un sogno ad occhi aperti che però si potrà vivere e rivivere quante volte si vorrà.
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24/11/2015 -
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