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Nuovo album per Joanna Newsom, arpista e vocalist californiana che si era imposta all’attenzione di tutti con la pubblicazione di 'Ys' nel 2006 e che poi nel 2010 ci aveva sbalordito con l’uscita di 'Have One On Me', una sorta di opera omnia distribuita nell’arco di tre dischi. Questa volta niente di monumentale, un semplice album, ma molto raffinato e di rara bellezza.
'Divers' parla di amore, ma non contiene “love songs” nel senso più tradizionale del termine. I “tuffatori” del titolo sono quanti sono ancora capaci di gettarsi a capofitto in una relazione sentimentale come se l’amore fosse un mare profondo, minaccioso e bellissimo. Siamo alle prese con un concept album quindi che dal punto di vista della ispirazione e delle liriche nasce due anni fa, quando Joanna ha pensato di coronare con il matrimonio l’importantissima storia d’amore che stava vivendo. Il disco è bellissimo sebbene gli arrangiamenti siano molto più vicini allo stile della musica barocca che ad un album di “indie pop”. Le nuove composizioni sono disegnate dai suoni di un pianoforte e di un’arpa sui quali si innesta l’inconfondibile voce della Newsom, mai come in questa occasione vicina a emulare Kate Bush. Non troverete più le ballate acustiche, dalla natura intima e delicata, che avevate ascoltato su 'Have One On Me': al loro posto costruzioni musicali compiute, molto strutturate, fatte di sonorità piene, ma talvolta malinconiche e tristi. Sì perché quali sono le conseguenze di un grande amore? La felicità, certo, ma anche la paura di perderlo, di doverne un giorno farne a meno. E’ di questo che canta la Newsom su brani come The Things I Say, Same Old Man e la bellissima Leaving The City. E’ come se Joanna volesse lottare contro il tempo, contro il naturale incedere delle cose, in particolare contro la morte (“You Won’t Take My Heart Alive”), l’ultima delle separazioni, quella definitiva.
Hanno collaborato con Joanna Newsom in sala di registrazione altri otto musicisti fra cui Nico Muhly, Ryan Francesconi, David Longstreth dei Dirty Projectors e suo fratello, Pete Newsom. Album sicuramente più dinamico, più suonato, rispetto al precedente, ma l’approccio musicale è del tutto diverso. Qui Joanna non guarda tanto dento di sé, ma dialoga invece - in uno stato estatico - con le stelle, con gli uccelli che abitano il Cielo in cerca del trascendente.
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