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Tindersticks
The Waiting Room
2016
City Slang
di Giancarlo De Chirico
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Gli anni Novanta sono ormai lontani ma la progressione lenta e inesorabile verso l’assoluto che accompagna ogni nuova pubblicazione dei Tindersticks, originari di Nottingham, in Inghilterra, riesce ancora a darci delle vere emozioni. La band di Stuart Staples è sulla scena da venticinque anni ma non sembra avvertirne il peso. Il gruppo inglese ha finalmente dato alle stampe il tanto atteso 'The Waiting Room', un album davvero particolare, diverso da tutti gli altri, e non soltanto sul piano strettamente musicale. Infatti gli undici brani che compongono il disco sono per la maggior parte abbinati ad altrettanti cortometraggi realizzati per il Clermont-Ferrant International Short Film Festival, diretto da Calmin Borel. L’organizzatore di questa importante rassegna cinematografica ha messo in contatto Stuart Staples ed il suo gruppo con Claire Denis, Christoph Girardet, Pierre Vinour, Gregorio Graziosi e gli altri registi che erano intenzionati a partecipare all’evento. Il risultato è semplicemente fantastico e non possiamo far altro che restare incantati di fronte alla visione e all’ascolto di composizioni molto evocative e “sommessamente drammatiche”.
Può sembrare un controsenso, lo so, ma l’attenzione alle situazioni, alle storie sofferte narrate dai Tindersticks evita sempre e accuratamente qualsiasi eccesso sul piano interpretativo. E’ un po’ come se Mr. Staples fosse consapevole che qualsiasi sogno sia destinato a confrontarsi con una realtà quotidiana completamente diversa, che debba finire, e allora perché meravigliarsi, perché alzare i toni? Vi segnaliamo in particolare un brano come Hey Lucinda, una composizione bellissima che è anche un omaggio a Lhasa De Sela, la cantante folk americana che aveva collaborato con Staples in passato, deceduta nel 2010 a Montreal dopo una lunga malattia, ma che Stuart riesce in qualche modo a far rivivere inserendo la registrazione di un suo intervento vocale che fin qui era rimasto inedito. Molto evocativa e davvero affascinante anche We Are Dreamers!, che vede la partecipazione vocale di Jehnny Beth delle Savages.
Il disco si dipana attraverso atmosfere soffuse, intrecci sonori delicati e sognanti che ci ricordano i Tindersticks di sempre, ma anche questa volta l’album non si limita a ripetere un qualcosa di già sentito. Infatti 'The Waiting Room' viene arricchito da sontuosi arrangiamenti orchestrali e da una sezione fiati di tutto rispetto. Inoltre la voce già fortemente evocativa di Mr. Staples raggiunge in questo disco apici appena immaginabili e riesce benissimo nell’intento di conferire a quanti si ponessero all’ascolto quelle sensazioni di solitudine e di perdita di cui sono impregnati i singoli brani.
E’ disponibile una versione deluxe dell’album che prevede un secondo disco con tutti i cortometraggi musicati dai Tindersticks. Occasione quindi da non perdere.
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02/02/2016 -
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