Giovanni Angelini Open 4et A Tratti  2015  Bumps Records/Goodfellas di Giuseppe Celano

Anche se quel 4et è fuorviante, loro sono in cinque e guidati da Giovanni Angelini, responsabile di questo nuovo cd intitolato ”A Tratti”. Siamo su arzigogolati territori jazz con ottoni in bella vista e sezione ritmica vitaminizzata nell’opener Redhead, accelerata dall’arrivo impetuoso del sax. Dopo la prima incursione la velocità diminuisce di colpo lasciandosi cullare dal basso profondo.
La ripartenza, con andatura sostenuta, è alimentata dall’algido Hammond guidato da Vince Abbracciante. Un biglietto da vista ben ideato che mette giù solide basi per un disco interessante. Scatole Blu lancia frecciatine sputate dal sax che si muove repentino su una complessa trama blues ricca di inaspettate virate.
Poliritmie assortite sovrastano il lavoro del pianoforte, rallentano e ripartono come una scheggia mettendo in vetrina i pattern ritmici di Giovanni
Angelini che lambisce territori swing in cui le veloci dita di Vince percorrono la tastiera dell’Hammond. A quota tre arriva Nel Bianco, inevitabile ballad con spazzole sulle pelli e poche note della tromba cesellate dallo stile sognante di Giorgio Distante, affiancata dal sax alto di Claudio Chiarelli. Ci si ritrova a pensare a Charlie Parker mentre si viene catapultati in quelle strazianti atmosfere cinematiche fatte di motel lerci, lenzuola sporche e alcol di terza scelta.
Interessante il risultato della commistione fra effetti elettronici e batteria ottenuta in Let The Tools mentre People In Yellow abbassa la tensione emotiva partendo dal caos e spostandosi verso il golden core in pochi minuti. Passaggi più snelli in Green Rules con stop and go, piccanti variazioni ritmiche e veloci fraseggi del sax in cui si conficcano i controtempi.
Il resto passa sotto la lente d’ingrandimento con sicurezza, sfoggiando stile e preparazione tecnica, sfruttando rilassanti passaggi in Black Purple Thursday e nervi tesi nella successiva Il Canto del Gallo. Chiude la bonus track Song For My Parents eseguita in sordina, tutti gli strumenti sussurrano la loro parte intrecciandosi in un complicato sigillo. Anche se siete convinti di aver di meglio da ascoltare sottraete del tempo al tempo e prestate un orecchio al combo, potreste esser “a-(t)tratti” dal suo caleidoscopico mondo.

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08/02/2016 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati