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Ian Fisher
Nero
2016
Snowstar Records
di Giuseppe Celano
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Ian Fisher è un cantautore del Missouri trapiantato in Europa. Nero è il suo disco che anticipa il tour 2016 passato anche per l’Italia. In bilico fra Jason Molina e Barzin, la titletrack mostra gusto per la scelta delle linee armoniche, fatte di poche note al pianoforte e chitarra slide, su cui viaggia il canto impreziosito da abbellimenti e contro voci molto delicate. In Too Bad le atmosfere mutano per un country prodotto dal sapiente arpeggio che sostiene il canto, vicino alla timbrica nasale del Dylan più quieto. È tutto molto morbido e smussato, la superficie di questo disco non s’increspa in nessun caso. Anche gli inserimenti elettrici sono vellutati spazzando via la necessità di urla e distorsione. Con idee vincenti e strutture saldamente ancorate alla roccia, ”Nero” procede sicuro e stabile sviluppando efficaci arrangiamenti per raccontare queste storie con calma serafica. Il focus si concentra sul viaggiatore che non ha fretta di coprire la distanza fra la partenza e la meta. Americano si è detto, sebbene il cantautore sia lontano da casa da anni la sua musica porta ancora quel fantastico marchio country western in Almost Darlin’, con slide e violino di contrappunto alle chitarre, infettato dalla forte cultura europea rintracciabile anche in Just Like a Stranger. La malinconia che ammanta molte take (All Ya Need, Again And Again) produce canzoni corte e semplici che sanno d’Europa, dalle Alpi a Berlino (Invisible Cities). Ian si sa perdere nelle emozioni ritrovando la sua strada attraverso il songwriting introspettivo, generatore di ballad che metti su d’inverno aprendo un buon vino rosso dopo aver preparato la legna per il caminetto. L’album ha a che fare con il tema della distruzione (ispirato dalla figura di Nerone che bruciò Roma). L’unico modo per ricostruire la propria strada è scrivere cose radicalmente opposte al passato e Coming Down, oltre a essere uno degli highlight assoluti, ne è la prova definitiva. Chitarre acustiche in primo piano, atmosfera melanconica e grande prova vocale. Pollice in su.
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15/02/2016 -
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