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Mèsico
A Long Betrayal
2015
Riff Records/Upupa Produzioni
di Ida Stamile
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È un viaggio sonoro che viene da lontano è che ha il colore dell'oceano, il sapore salato e amaro dell'acqua marina questo ”A Long Betrayal” di Mèsico, moniker dietro cui si cela Paolo Mazzacani e che nasce dal nomignolo del nonno nato in nave durante il ritorno in Italia dal Sudamerica della famiglia emigrante. Lontano dalle derive elettroniche dei Tempelhof, di cui è fondatore assieme a Luciano Ermondi, il disco si staglia su scogliere cantautorali di suoni dolci, su onde ritmiche delicate, su ballad sottili e lievi, su corde di una chitarra sussurrata e su una voce che narra l'intimità più profonda. “A Long Betrayal”, che vede la partecipazione di Gionata Mirai (chitarra e voce in Caribbean Girl), Stefano Pilia (chitarra in The Death Itself), Daniele e Riccardo Rossi e di Enrico Baraldi (Ornaments) nelle vesti di produttore, genera così pezzi, che partono dall'anima e da radici personali, pronti ad essere riportati a galla dalla marea sin dalle prime visioni di No Pain in The Sea. Si lambiscono le note di un violoncello (Emptiness Is A Warm Gun, Fragment One) e tutto sfuma in un turbine di umori, chiaroscuri e dolci abbandoni tonali, sino all'ultima The Way Home In Snow. Sono brani brevi ma intensi quelli di “A Long Betrayal”, capaci di evocare fantasmi, voci distanti che la musica riesce a rendere più vicine.
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//www.youtube.com/embed/bW3xwnxNMDE
18/02/2016 -
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