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Jet Set Roger
Lovecraft nel Polesine
Snowdonia
di Anna Maria Parente
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Howard Phillips Lovecraft è stato uno scrittore americano attivo nei primi decenni del Novecento e con le sue opere ha ispirato e continua a ispirare decine di artisti di tutto il mondo. Lo scrittore di Providence, criticato dai suoi contemporanei, è stato il precursore del genere fantascientifico americano ed è stato autore delle pagine più belle della letteratura horror (insieme a Edgar Allan Poe).
In epoca contemporanea, esattamente nel 2006, sulla rivista “I meridiani” è apparso il cosiddetto “carteggio di Montecatini”, ossia una raccolta di lettere spedite da Lovecraft all’amico Alfred Galpin. Queste lettere raccontano di un vero e proprio grand tour intrapreso dall’autore di Providence nel nord-est dell’Italia intorno al 1926. Purtroppo, col tempo e gli studi, si è scoperto che il carteggio non è altro che un falso storico.
Anche nella leggenda, tuttavia, lo scrittore statunitense continua a sedurre. Questa volta a essere stregato è stato il musicista anglo-italiano Jet Set Roger che ha ideato un disco dal titolo Lovecraft nel Polesine. Il progetto dell’artista vede la collaborazione del rinomato fumettista e illustratore serbo Aleksander Zograf che ha impreziosito l’artwork con la trasposizione a fumetti del viaggio in Italia dell’autore di Dagon. Lovecraft visto dagli occhi di Jet Set Roger è un uomo curioso, affascinato dalla terra straniera, che giunge a Rovigo e si immerge in un fortuito incontro con un gruppo di giovani del posto. Howard esplora un pittoresco ambiente ben diverso da quello sperimentato dagli altri artisti nei loro tipici viaggi di formazione: non è Firenze, non è Roma, è un luogo acquatico che tuttavia ammalia.
Il viaggio gli permette non solo di immergersi in nuove atmosfere, ma anche di capire meglio se stesso e il suo futuro, perché da sempre l’esplorazione di nuove mete, qualunque esse siano, è un metodo per trasformare radicalmente il Sé. Lovecraft si allontana dai climi oscuri del suo immaginario e sperimenta la vacuità delle giornate, la leggerezza intrisa d’intellettuale curiosità dei nuovi amici. I brani che compongono l’album accompagnano brillantemente l’ascoltatore fino alla fine del viaggio, durante la quale l’autore si domanda se sia stato un sogno o forse solo «il vero tempo che ha vissuto prima di tornare indietro», perché quando il viaggio termina, diventa memoria onirica.
Lovecraft nel Polesine è un vero e proprio gioiellino che ha visto la collaborazione di numerosi musicisti, tra essi Andy Rourke (The Smiths), Marco Pirroni (Adam & the Ants, Sinead O’Connor) e Giorgia Poli (Scisma) che hanno aiutato Jet Set Roger a sviluppare la sua originale idea.
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03/12/2016 -
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