Xiu Xiu Forget  2017  Polyvinyl Records / Goodfellas di Giuseppe Celano

Gli Xiu XiuJamie Stewart, cantante e compositore, affiancati da Angela Seo e Shayna Dunkelman.

Se vi state chiedendo cosa significa il loro moniker, beh proviene da un film intitolato Xiu Xiu: The Sent Down Girl.

Mischiano house, freestyle e techno per ottenere l’effetto, almeno secondo lo stesso Stewart, fuga il più lontano possibile dalla tristezza.

S’intitola Forget, tredicesimo disco per la band che sposta la ricerca sonora nel tentativo di coniugare pop e sperimentazioni. La produzione è gonfia ma claudicante in più sezioni. Suoni sintetici si sovrappongono andando a creare un muro liscio e senza appigli, quindi impenetrabile.

Ritmiche dance fuse con elementi rap e melodie oblique impongono una continua e impegnativa concentrazione. Stralci cacofonici e canto nenia mettono a dura prova la pazienza che vacilla nelle parti ossessive prevalenti in The Call.

In At Last, At Last si lasciano perdere il controllo con qualche bordata roboante. Nine Inch Nails in lontananza, ma ben presenti, e noise caustico s'alternano per tutta la durata del disco fino all’arrivo della ballata ibrido intitolata Hay Choco Bananas.

Le strutture biocibernetiche di un cyborg prendono il sopravvento in Queen Of The Losers. Disco pesante, a tratti l’ossigeno si fa rarefatto, le batterie elettroniche sono aspiratori che negano l’aria, da qui il continuo riferimento al tema della Morte.

Sulla lunga il disco sembra un collage venuto male, sebbene ci sia il tentativo di mantenere una certa freschezza compositiva di matrice pop, sposata alla sperimentazione.

Troverete schianti vocali à la Trent Reznor, scorie degli immancabili Joy Division ma anche una produzione non sempre all’altezza. Se fosse un voto sarebbe 6+, per una forma di rispetto retroattivo

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06/04/2017 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati