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Nine Below Zero
13 Shades of Blue
2016
Zed Records
di Fabrizio Biffi
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E’ una sorta di “Ritorno al Futuro” recensire un nuovo disco dei Nine Below Zero protagonisti, qualche lustro fa, di una breve stagione di gloria come gruppo di punta del power pop britannico di inizi anni ottanta.
I Nine Below Zero di Dennis Greaves e Mark Feltham sono ancora in attività, sopravvissuti alle intemperie di una scena che ormai non esiste più e li vede nella scomoda posizione di antesignani di quel rock energico che scaldava i teenager nei pub di mezza Inghilterra.
In realtà l’ultimo squillo del gruppo risale a sette anni fa, It’s Never Too Late!, e visto che non è mai troppo tardi, si rimettono in gioco con 13 Shades of Blue, dopo essere passati anche sotto le forche caudine del Festival di Glastonbury nel 2016 e aver già ricominciato a girare per i più reconditi locali della brexit anglosassone.
Stavolta il filo rosso è già dichiarato nel titolo del disco, la missione è quella di esplorare le diverse sfumature del blues, senza però cadere nella didascalia, arricchendo questa immersione in alcuni grandi classici della musica del diavolo con grandi innesti di rhythm’n’blues e anche di soul. Il risultato? Un gran bel disco che mostra tutta la classe e il gusto dei Nine Below Zero del 2017.
Siamo, inevitabilmente, lontani anni luce dai tempi di Don’t Point Your Finger o alle scosse elettriche di Third Degree, non potrebbe essere altrimenti anche se in una fase significativa della loro storia musicale i Nine Below Zero hanno sempre mostrato un’evidente anima blueseggiante.
Le tredici sfumature di blues rendono omaggio a grandi pezzi, Don't Lay Your Funky Trip On Me di Chuck Miller, Watch What You Do To Me di Syl Johnson, The Toddle di Little Walter, That's What Love Will Make You Do, un pezzo di Little Milton. Per affrontare poi le perle di diamante, You're Still My Woman di B.B. King e Crawling Up A Hill di John Mayall
Una sfida ambiziosa che i Nine Below Zero portano a casa con il massimo del risultato e la coscienza a posto, forti di tutti quei gradi guadagnati sul campo di mille concerti pieni di sudore e di passione
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26/03/2017 -
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