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Wavves
You're Welcome
2017
Ghost Ramp
di Emmebi .
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Dopo l'esperienza poco piacevole del precedente album, “V” del 2015, sotto l’egida Warner Bros., Nathan Williams ha deciso di trasferire armi e bagagli alla sua label, la Ghost Ramp, soprattutto per cambiare alcune cose nella fase di registrazione e post produzione del disco, insomma per sentirsi più libero dai lacci.
Ed è successo che con You’re Welcome, la band abbia dato vita ad un album più brillante e graffiante. Questa volta, Williams ha iniziato a lavorare da solo in studio, iniziando le canzoni prima di portare il resto della band, uno per uno, in sala per registrare le loro parti. Con l'aiuto del produttore Dennis Herring (che aveva lavorato con Williams su King of the Beach), ha costruito le canzoni campionandole con suoni ogni volta diversi, prima di coinvolgere nel processo vero e proprio di registrazione ogni singolo membro del gruppo che vede ancora stabilmente in sella Alex Gates, Stephen Pope e Brian Hill.
Il risultato finale è una deviazione dal suono normale dei Wavves che abbiamo sempre conosciuto. You’re Welcome è un disco affascinante perché fa sentire un nuovo approccio che, per la velocità di esecuzione e di interpretazione, potrebbe al primo ascolto sembrare quasi giocoso ma nasconde dietro un lavoro e uno sforzo creativo molto apprezzabile. Williams ed Herring mettono nuovi suoni in ogni canzone, abbondano i campionamenti che assicurano una grande tensione dinamica in ogni canzone . Rimangono a ricordarci i vecchi Wavves due pezzi tradizionali come Dreams of Grandeur e Exercise, ma anche questi hanno piccoli trucchi di produzione e glitches che li rendono davvero intriganti. Come to the Valley è una canzone dream pop accompagnata da uno sfiziosissimo coro vocale stile anni '50; I Love You è una ballata coinvolgente che arriva diritta ai fianchi. Nathan Williams avrebbe potuto continuare a ripetere il clichet che lo ha portato ad un iniziale successo ed invece ha deciso di rischiare con un cambio di rotta significativo ed anche divertente. Una dimostrazione di creatività e anche di intelligenza che, al netto della immutata energia dei Wavves, ci regala un disco pieno di trucchi maliziosi e di trovate innovative .
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02/06/2017 -
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