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Roger Waters
Is This The Life We Really Want?
2017
Columbia
di Emmebi .
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Alcuni artisti sono così unici e caratteristici, che in qualunque forma essi si presentino il loro stile e la loro classe rimane incredibilmente inalterata. Non importa quale progetto stiano facendo, a volte non importa neanche l’ambito di stretta appartenenza, quella cosa suona proprio come loro. Roger Waters è uno di quegli artisti. Il suo nuovo album da solista, il primo dopo venticinque anni di altre cose, suona inevitabilmente come ci si possa aspettare da un personaggio del suo calibro ma anche richiama una moderna incarnazione di quei Pink Floyd degli anni '70 dove era protagonista.
Il nuovo disco si muove in un'atmosfera oscura, inquietante e languida; I testi sono taglienti, politicamente tirati e anche la strumentazione è molto Floydiana e le ricorrenti voci femminili lungo le tracce dell’album, anche queste sono un chiaro richiamo al suo meraviglioso peccato originale.
Is This The Life We Really Want? è un grande album, una lunga ed epica galoppata che prosegue per tutto il tempo della sua esecuzione; un album vitale e pieno di idee, un mondo di suoni in cui ci si può perdere, un disco permeato dal suono del sintetizzatore che domina come in uno dei migliori capolavori di Waters con i Pink Floyd : Animals.
Eppure, nonostante le attese e la tensione di un disco che può ancora segnare artisticamente una delle ultime icone del rock moderno, Waters con la sua voce si presenta vivo ed autorevole, sembra proprio che stia li davanti a te nell’esatto momento in cui l’ascolti. Lui è lì e si siede accanto a te per un'ora e ti fa sapere dove stiamo andando in un mondo che sembra volgere al peggio ma che è ancorato ad una radice forte e sana.
Prodotto da Nigel Godrich, il nuovo disco di Roger Waters contiene dodici tracce in cui il filo conduttore è il futuro e la prospettiva che questo potrebbe diventare una amara realtà se solo lo dovessimo lasciare andare in una direzione sbagliata senza fare nulla. Un mondo consumato dalla politica della paura, dove "il tempio è in rovina" e "i banchieri si ingrassano".
Anche se Waters è stato spesso additato di essere stato troppo distante dalle vicende musicali in questi ultimi anni, c’è da dire che dal punto di vista del suo agire politico non ha mai fatto mancare il suo pensiero ed ora che a 73 anni si ripresenta con un disco nuovo di zecca, non ci sarebbe nulla di strano se abbia pensato di utilizzare la sua migliore arma (la musica) per fare sentire tutto il peso della sua inquietudine verso un mondo che non può andare cosi spesso alla deriva
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03/06/2017 -
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