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Sarah Walk
Little Black Book
2017
One Little Indian
di Claudio Prandin
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Questo disco farà sicuramente parlare di sé: Sarah Walk è una giovane cantautrice americana che accompagna le sue delicatissime canzoni con il pianoforte; la sua voce risulta a tratti greve e profonda, a tratti acuta ma sempre molto espressiva tanto da sconfinare nella poesia. Per questi aspetti è stata paragonata ad artisti quali Feist, Cat Power, KT Tunstall ma in questo frangente dimostra una spiccata personalità e una grinta che la caratterizzano e spazzano via qualsiasi paragone; nonostante l’anagrafe Sarah Walk riesce infatti ad esprimersi in modo veramente personale. Raggiunta una discreta fama dopo aver riadattato Amy, una cover di Ryan Adams, ha poi dimostrato enorme coraggio estromettendola da questo disco, rinunciando quindi ad un traino assicurato e puntando esclusivamente sulle “sue” canzoni.
Little black book è un ipotetico quaderno dove la musicista scrive e annota le sue sensazioni, soprattutto quelle tristi che la spingono a lasciare il suo boyfriend. Il fil-rouge dell’opera infatti è la difficoltà del rapporto di coppia e l’incomprensione reciproca:
I don’t like the way that you feel And you don’t like the way that I love you
Ma poi è lei a essere lasciata e il giorno dopo scrive sul piccolo libro nero il testo di questa canzone. Nell’album compare però anche una dolcissima Prettiest song che con soli voce e pianoforte tratteggia un bellissimo inno all’amore. Ma il brano meglio riuscito è la splendida Maybe Someday, delicata ed emozionantissima, con un ritornello perfetto e un gioco tra voce e piano davvero azzeccati.
Tutto il disco si regge su un perfetto equilibrio tra canzoni poetiche, malinconia, e una grintosa voglia di sentirsi a proprio agio e denotano, soprattutto nel modo di cantare, nei testi e negli arrangiamenti, una notevole maturità artistica. Siamo di fronte ad un disco che farà sicuramente il botto e ad un’artista giovanissima ma già pronta a toccare le vette più alte delle classifiche; secondo me Little black book è uno dei migliori esordi discografici dell’ultimo decennio.
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24/03/2018 -
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