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Il batterista di Pearl Jam e Soundgarden si mette in proprio: Matt Cameron, cinquantaquattro anni e oltre quarant’anni di carriera alle spalle, tra cui l’intramontabile partecipazione ai Temple of the Dog, gruppo tributo all’ex cantante dei Mother Love Bone, Andy Wood, si cimenta con Cavedweller, suo primo album da solista. Il titolo rimanda all’uomo primitivo, provvisto solo di strumenti primordiali, che vive nelle caverne.
E in un certo senso forse è così che si sente Matt Cameron, forse anche uno dei batteristi più famosi del mondo può sentirsi come un cavernicolo, solo nella nebbia, con le sue forze, con i suoi strumenti (tutt’altro che primordiali), a combattere una battaglia con se stesso e con le sue capacità, come forse è anche un indizio su come in ognuno di noi sia sempre vivo quell’uomo scalzo e nudo, quell’uomo impaurito, che deve appellarsi a se stesso e alle proprie forze, tutti i giorni, per farcela. La battaglia, a quanto pare, è stata vinta. Uscito il 22 settembre per Migraine Music , “Cavedweller” è composto di nove tracce, che ruotano attorno ad un cinico pessimismo, ad una voracità psicologica disarmante, graziato da sporadici momenti di bellezza che vi conviene tenervi stretti.
Si può rilevare anche un profondo rapporto con la natura e con le sue manifestazioni e quanto queste abbiano influito sulla realizzazione dell’album. Ne sono un esempio Intro the trees e Into the fire, alle quali seguono le mistiche contraddizioni di Real and Imagined. Le prime tracce, supportate dalla voce ruvida, graffiante, a tratti persino esoterica ma anche terribilmente empatica, sono ciniche e opprimenti, sono un gusto del drammatico, del patetico, del tragico, quasi dello psicotico, come del resto tutto l’album ruota attorno ad un senso di patologia, che in qualche modo gli dona fascino e imprevedibilità.
Cameron ha dichiarato: ”Fare il primo album è stato uno spettacolo, ho potuto collaborare con musicisti incredibili che mi hanno aiutato a dar vita alle canzoni. Questa esperienza mi ha dato la fiducia di potermi cimentare come cantautore. Sono soddisfatto e non vedo l’ora di farne un altro”. Insomma, se siete amanti del rock di Seattle, questa è una chicca da non perdere
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