Whitmer Thomas Songs from The Golden One  2020  Hardly Art di Andrea Salacone

Giovane e brillante attore/comico/cantante, protagonista dell’one-man show “The Golden One” trasmesso dall’emittente televisiva HBO, Whitmer Thomas esordisce nel campo della musica con un album la cui scaletta offre brani eseguiti durante il programma.

In Songs from The Golden One, Thomas mette a nudo emozioni, desideri, fragilità e angosce alternando franchezza, ironia da bastian contrario, disincanto e amarezza che spesso si susseguono nello stesso pezzo. Animo e vicende travagliati vengono però tradotti in melodie stralunate e non di rado orecchiabili, con oscillazioni improvvise tra elettronica e sintetizzatori anni Ottanta (ad esempio in “Partied to Death” e “Dancing with My Dad”) e accelerazioni punk (“Brother Is Bigger”).

Piuttosto bizzarri l’incrocio riuscitissimo di Jesus & Mary Chain periodo “Darklands” e linee vocali alla David Bowie in “The Codependent Enabler”, e l’accattivante “Hopes and Dreams”, che ibrida Billy Bragg con Roberth Smith dei Cure.

Da citare anche l’esplicita “Eat You Out”, che, a dispetto dell’ansia da prestazione sessuale e del senso di inadeguatezza presentati nel testo, si libra in un ritornello solare, e la vivacità di “The Golden One” e di “Hurts to Be Alive” (con giro di accordi che ricorda non poco “Terms of Psychic Warfare” degli Hüsker Dü).

Disco di spiccata originalità, “Songs from The Golden One”, da ascoltare con attenzione; bisognerà solo fare lo sforzo di ignorarne la scialba (e assai brutta) copertina

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11/04/2020 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati