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Aymeric Maini
Winter Sun
2020
Le Disques Enchantier / Muriel Bousseau
di Giuseppe Celano
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Aymeric Maini è un francese innamorato del folk che ammicca al jazz flirtando con il blues. Nella sua carriera ha condiviso il palcoscenico con Santana, Cranberries e Teo Macero e, dopo l’esordio del 2016, lo troviamo alle prese con il suo nuovo lavoro intitolato Winter Sun.
Il mood è malinconico, sostenuto da chitarre acustiche arpeggiate, e si fregia di ottime melodie oblique che non scadono mai nella ripetizione evitando quella spiacevole sensazione di déjà-vu.
Nove tracce delicate, sognanti come la voce morbida e sinuosa, spalmate con classe per uno stile molto personale.
Il songwriting, di fine grana, alterna strutture blues, “Stop Feeding That Fire”, a ballad come “That’ll be All” fino alla all’elegante titletrack “Winter Sun”.
Al suo fianco viaggiano i violinisti Paul Colomb e Jean-Claude Auclin, il batterista Riochet (presente in soli due brani) e agli arrangiatori Grégoire Vaillant, Frank Eulry e Igor Pichon.
È il soul a guidare, soprattutto nelle tracce dal fianco scoperto, quelle più sentite come “Now They're Gone” e “No More Wasting”.
Non mancano passaggi più eterei (“I Thought We Were”) e ballad come “Head Out”.
Winter Sun è un lavoro pieno di pathos, semplice ma allo stesso tempo intricato nella miriade di sensazioni suscitate dalla musica che non sfrutta una produzione altisonante, o arrangiamenti barocchi, né si appesantisce di fardelli ricorrendo a comodi artifici ma lascia parlare le canzoni, il che ormai accade sempre più di rado. Hats off to Aymeric Maini
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//www.youtube.com/embed/hYhGIwLrCzg
29/04/2020 -
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