Worldservice Project Hiding In Plain Sight  2020  RareNoise Records/Goodfellas di Giuseppe Celano

Hiding In Plain Sight è il quinto album dei britannici WorldService Project. Il tastierista e cantante Dave Morecroft rimescola le carte mettendo insieme una band in equilibrio fra l'avant-funk e l’improvvisazione.

Della vecchia formazione rimane il bassista e vocalist Arthur O'Hara, mentre i nuovi arrivati sono il sassofonista Ben Powling, il batterista/percussionista Luke Reddin-Williams e, presente su quattro dei nove brani dell'album, il trombonista Kieran McLeod.

Hiding In Plain Sight è un album duro che spezza il silenzio con la nevrotica Deeper, take funk-jazz in cui si alternano cambi di tempo, suddivisi fra rallentamenti e ripartenze fulminee, per mantenere una tensione sempre palpabile.
Where Am I sfrutta una ritmica spezzettata mentre il sax procede sinuoso, e tagliente, sulla base martellante del basso e delle tastiere morbide.
Sex Lies Lies and Lies sfoggia lo spoken word di Morecroft si che si scaglia contro l’attuale situazione politica.

Capaci di mutare velocemente e senza nessun preavviso, accelerano e poi si piantano immobili per un attimo ripartendo ancora prima che l’ascoltatore si sia abituato allo switch ritmico. Infilano giri funky, sax stridenti e basso suadente e in Vendetta sembrano fare il verso al rifferama tipico dell’hard rock che richiama alla mente una possibile versione jazz di Black Dog.

Non servono altre parole per descriverlo, anche perché non basterebbero a mostrarvi la qualità e la bellezza di questo lavoro. La vostra unica missione è comprarlo e prepararvi a una potenziale chiusura fisica attraverso un’ampia apertura mentale necessaria per comprenderlo fino in fondo.

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29/10/2020 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati