Kiwi Jr Cooler Returns  2021  Sub Pop Records di Andrea Salacone

Un album di out-take dei Pavement?

All’inizio, “Cooler Returns”, secondo album dei canadesi Kiwi Jr (nome non proprio felicissimo) spiazza: abbiamo bisogno dell’ennesimo disco di cloni della band di Stephen Malkmus? Sinceramente: no, grazie.

Però, un momento; la somiglianza è netta, ma non bisogna lasciarsi influenzare dall’impressione iniziale; la scaletta riserva infatti gradite sorprese.

L’immediatezza delle canzoni è innegabile, le melodie sono azzeccate, la stringatezza un pregio da valorizzare. Le chitarre graffiano, ma spesso solo moderatamente; i pezzi sono meno sghembi di quelli prodotti dagli artefici di “Slanted and Enchanted”; la solarità sprigionata dai brani (se non a livello testuale, quanto meno dal punto di vista sonoro) non è mitigata da cambiamenti di atmosfera che immalinconiscono. Gli arpeggi della sei (o dodici) corde affiorano in diverse composizioni, lo sviluppo armonico è arioso e brioso.

Insomma, tra rimandi evidenti ai Pavement (Tyler, Highlights of 100, Norma Jean’s Jacket) o ai Pixies (Domino, Dodger), inflessioni garage (Undecided Voters, Maid Marian’s Toast; Cooler Returns) o quasi folk rock (Only Here for a Haircut, Guilty Party, Nashville Wedding), “Cooler Returns” si rivela opera piacevolissima. Non porterà ad alcuna evoluzione nell’ambito della musica indipendente, ma molto probabilmente monopolizzerà la vostra attenzione per ben più di un ascolto.

//www.youtube.com/embed/UR6l6R74vYI

15/01/2021 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati