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Notwist
Vertigo Days
2021
Morr Music
di Ida Stamile
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Passati sette anni da Close to the Glass (2014) e sei da Messier Objects (2015), tornano i Notwist con le esplorazioni musicali di Vertigo Days. Il disco, pubblicato dalla Morr Music, è una sorta di flusso di coscienza sonoro costruito su morbidezze elettroniche e derive più marcatamente sperimentali.
Nell'album, sempre seguendo la linea dolce e sussurrata della melodia malinconica e astrale, l'indie-tronica si mescola a spruzzate di beat downtempo, a delicatezze melodiche e ad algide profondità krautrock. In questo disco c'è lo stile identitario dei Notwist, sapientemente amalgamato a una visione di sperimentazione diffusa e a una interessate stratificazione sonora, maggiormente acuita dalla partecipazione di diversi artisti: la cantante giapponese Saya dei Tenniscoats, il polistrumentista americano Ben LaMar Gay, la clarinettista Angel Bat Dawid e la cantautrice argentina Juana Molina. In Vertigo Days, racchiuso nel suo iridescente artwork fotografico realizzato da Leiko Shiga, convivono dunque più anime sonore, da quella più eterea a quella più terrena, in una sorta di grande improvvisazione collettiva e policroma.
Un vento tribale irrompe su Al Norte, mentre un intimismo evocativo e delle flebili disarmonie rumoriste convivono in Into Love/Stars. Da uno spazio siderale altro giungono su Exit Strategy To Myself rapidi i synth, impregnati di allucinazioni rock. Where you find me vive delle sonorità tipiche della band e di quel dolce sintetismo tanto caro a Neon Golden. Ship porta con sé il germe orientale di una lisergica sperimentazione, mentre nelle allucinazioni dreamy di Into the Ice Age, il clarinetto di Angel Bat Dawid, porta un tocco di meditazione jazzy. Il polistrumentista americano Ben LaMar Gay canta l'amore in Oh Sweet Fire; Nights too dark custodisce malinconiche immagini oniriche e la cantautrice Juana Molina pennella con la sua voce l'acidità elettronica di Al Sur. La sterminata landa sinfonica di Into Love Again chiude il disco con delicato lirismo.
Un album cinematico che vive di sofisticati arrangiamenti, edificato su più livelli e su più linguaggi sonori. Vertigo Days è in definitiva un contenitore di emozioni sonore, una poesia corale, un'utopia reale per periodi sospesi, un'ipnotica spirale ritmica che sembra roteare nella dimensione del sogno.
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//www.youtube.com/embed/SuuL9MwVEbE
01/02/2021 -
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