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La pandemia come sappiamo ha dato modo a tanti artisti di lavorare a qualcosa di nuovo e di urgente. Proprio in una "Casa del cuculo" tra le colline meldolesi, il cantautore e liutaio Giulio Cantore ha scritto, arrangiato, registrato e mixato le otto tracce del nuovo disco "Di casa e altre avventure".
Apre il disco "Frigo" (" Quello che cerco è dentro di me, il resto è ancora al frigo e dietro l'angolo c'era un bivio, ho fatto un mutuo") con gli arpeggi di chitarra e mandolino, il sostegno della fisarmonica e del pianoforte e una linea melodica avvolgente. " 6,55" è uno strumentale dove il mandolino, le chitarre classiche e la fisarmonica tratteggiano un'atmosfera da Fado portoghese. Si prosegue con "La mia via" (" Stagionato non è vecchio, scarto non è rifiuto , le parole che sono già state usate, setacciate dal mio vissuto e faccio la mia via, seguo una traccia nella macchia, chi è passato prima di me ha scavato una nicchia tra le rocce") uno swing cantato insieme al cantautore Giacomo Toni, con le chitarre in odor di Flamenco.
"E metti caso" ( " E metti caso il nono mese fosse stato più rilassante e magari la solita promessa era più presente, sale sparso su una tovaglia nera, un firmamento già condito per noi che in fondo andiamo a braccio") gioca con un bell'incastro tra arpeggi di chitarra acustica, fisarmonica e fiati singhiozzanti. Un tappeto di slide e ricami acustici tratteggiano di vintage la delicata "Pane" ("Impastalo, come parole, di tre ingredienti puoi fare mille storie, poi siediti e lascia maturare"). "Nevicare" ("Il cielo che porta neve ha un suo colore, leggero lenzuolo va a coprire, mi è tornata la voglia di mangiare, qualcosa devo ancora a digerire, bianca panna monta come un sogno nel centro dell'inverno") ricorda Capossela con un andamento più oscuro, sporcato di elettrico e il sostegno di efficaci percussioni.
Deliziosa la versione de "La mia via" , un quadretto molto tenero con le voci dei piccoli e grandi abitanti della casa. Chiude il disco "Grondaie", uno strumentale dove si confermano le capacità chitarristiche di Cantore. Un lavoro genuino, delicato, cantato e suonato con uno stile parecchio personale. Lontano dal caos cittadino, Cantore ci dona otto tracce immerse nella natura, piccoli frammenti che ricordano le creazioni degli artigiani di una volta : Quelle fatte con passione, quelle che resistono agli anni, quelle che scaldano il cuore.
TRACKLIST
Frigo 6.55 La mia via E metti caso Pane Nevicare La mia via (e i suoi abitanti) Grondaie
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