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A tre anni da "Lo straniero" torna la cantautrice Lalla Bertolini con il suo secondo disco dal titolo "La terra liberata".
Otto brani di cui sette scritti da lei, con alcune canzoni provenienti dal recente passato e altre più attuali con gli arrangiamenti del chitarrista e compositore Carlo Melodia. Apre il disco "L'onda del mare" ("La metafisica degli attimi la insegni solo tu, lasciando gli altri in un silenzio fatto di acqua e briciole") con un andamento valzeristico dalle tinte scure, voce maschile in controcanto, chitarra, percussioni e tastiere che creano un effetto banda di paese. "Primo dell'anno" ("Sarà bello aprire porte inaspettate, infilarsi dentro sogni meno tuoi, sonnecchiare altri ricordi altre risate, risvegliarsi oiù comodi in un noi") è sostenuta da un arpeggio di chitarra acustica che viene rafforzato dall'entrata del contrabbasso in una progressione armonica interessante.
"Il fuoco" ("E del tuo amore cosa farai, vuoi trasformarlo, vuol renderlo musica, mentre da sempre e quindi da mai, io vorrei viverlo nella realtà") ha un’atmosfera notturna alla Nick Cave con una chitarra elettrica in delay. "Il sogno di New York" ("Approdo di disperati, di visionari a New York... Gli intecci, le palafitte, l'acciaieria a New York") è sostenuta da una ritmica serrata contrappuntata da un singhiozzante clarinetto, tastiere e percussioni in odore di blues sporco. "La terra liberata" ("I lombardi erotici indissero una nuova crociata, sangue pure a amor di dio, nella terra liberata, la terra liberata") ha un sound da oltreoceano che riecheggia la Patti Smith di "Dancing Barefoot" con chitarra elettrica e batteria in primo piano. "Canzone dell'adolescenza" ("Lungo la strada che porta al mare, li vedi i bambini loro vanno a giocare, un minuto fa mi ero quasi commossa, ora sono qui seduta che mi tengo la testa") ha un andamento robusto e liberatorio, la voce della cantante diventa più accesa e limpida.
"Chiaroscuro" (" è meglio avere degli spazi scuri, perchè è un'illuminazione, che ti darà velocità e posizione, la scintilla, la visione") è la rielaborazione di una canzone del cantautore/filosofo, attivista/busker Franco Fosa con sonorità a tratti country con doppie voci maschili e un'elettrica calda. "Da Simone a Leone" ("Non lo sai che la Fenice ricomparirà un bel giorno e impiccare un re o tagliargli la testa è un gran gesto feroce, ma non porterà a una festa") dà voce all'incontro storico avvenuto negli anni 30 tra Simone Weil e Lev Trockij in un arpeggio di chitarra classica offuscato da suoni suggestivi. Un lavoro ben fatto che rispecchia bene le varie anime dell'artista. Il canto è passionale, sincero e ben giocato su chiaroscuri.
Si colgono piacevoli atmosfere sopra a testi significativi, diretti ed arrangiamenti che alternano momenti più sostenuti ad altri più delicati. Lalla Bertolini è una piacevole conferma dell'ottimo stato in cui vive la canzone d'autrice italiana.
TRACKLIST
L'onda del mare Primo dell'anno Il fuoco Il sogno di New York La terra liberata Canzone dell'adolescenza Chiaroscuro Da Simone a Leone
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