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Ogni terra vive delle proprie tradizioni, dei suoi sapori, dei suoi odori e della sua musica, che spesso come succede nella tradizione orale può subire delle variazioni da regione a regione.
Maria Moramarco ha deciso di incidere alcuni canti religiosi popolari dell'Alta Murgia barese raccolti con mestiere da Grazia Moramarco, Maria Cristallo, Orsolina Calia, Laura Lomurno e Don Diego Carlucci. Questa raccolta intitolata "Stella ariènte" si compone di tre nuclei tematici: Il primo sulla drammatizzazione della settimana santa, con le varianti dai vangeli apocrifi che portano ad un processo di umanizzazione, il secondo sul fenomeno dei pellegrinaggi ai grandi santuari della cristianità (San Michele del Gargano in Puglia, San Iacopo di Compostela nella Galizia spagnola) e il terzo che richiama alla vita dei santi intercessori presso la divinità. La cantante si è fatta affiancare da ben quindici musicisti guidati da Luigi Bolognese che ha curato gli arrangiamenti con Angela e Marco Ambrosini, Adolfo La Volpe a cui si aggiungono gli ottimi Katharina Dustmann, Eva Maria-Rusche, Quito Gato, Luciana Elizondo, Filippo Giordano, Silvio Teot, Nico Berardi, Carlo La Manna, Pino Colonna, Francesco Savoretti e Alessandro Pipino. Tantissimi sono gli strumenti usati nel disco, elencarli sarebbe come leggere un libro di organologia musicale, lasciamo quindi al lettore la voglia di scoprirli nel ricco booklet che oltre alle traduzioni in italiano, contiene le suggestive opere pittoriche di Jennifer Bell.
Il disco contiene Tredici tracce che trasudano una religiosa umanità e assorbono influenze musicali diverse tra loro. Ci sono brani dai sapori etnici come "Stella ariènte" o "San Jacque de Galizia", altri che riecheggiano atmosfere medievali come "Reggina", "Pane nostro" e la conclusiva "Serenata", momenti di grande pathos in "Ave Maria del grande lamento", "Chiangi Chiangi", "Li ventiquattr'ore" e "Lu venerdia sante" dove interviene anche il pianoforte, strumento così lontano dalla tradizione popolare che dona una veste diversa, ma efficace. In "Antonje" e nelle "Nenie della Santa allegrezza" si respirano di più le sonorità regionali, invece in " Santa Rose 'nto giardino" e "San Michele l'Arcangelo" c'è una maggiore liricità. Un lavoro straordinario sia nell'operazione di recupero, che nella registrazione. L'interprete ha la passione nelle vene e nelle corde vocali, ha una forza drammatica che mette i brividi. Un canto che diventa narrazione, dove è possibile cogliere infinite sfaccettature come il dolore, la povertà, la speranza e anche la dolcezza, grazie ad una tecnica solida e una conoscenza approfondita del repertorio.
Un viaggio affascinante che cattura l'ascoltatore e che pone Maria Moramarco come una "stella" nel firmamento della musica popolare italiana.
TRACKLIST
Stella ariènte Reggina Ave Maria del gran lamento San Jacques de Galizia Chiani Chiangi Pane nostre Antonje Li ventiquattr'ore Santa rose 'nto giardine San Michele l'Arcangelo Nenie della santa allegrezza Lu venerdia sante Serenata
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