Kelly Lee Owens Lp 8  2022  Smalltown Supersound / Goodfellas di Giancarlo De Chirico

Dopo il clamoroso successo di due anni fa che è coinciso con la pubblicazione di “Inner Song” , la compositrice gallese Kelly Lee Owens torna con un nuovo album, intitolato “Lp 8”.

Se nel precedente disco l’elettronica procedeva lungo lo stesso percorso della forma canzone, dando vita ad un “dream pop” sperimentale di un certo rilievo, il nuovo album inizia subito con due composizioni decisamente estreme come “Release” e “Voice”, nel segno di una elettronica dura, ossessiva e perforante. Ad un tratto però il disco cambia registro e - a partire da “Anadlu”, il terzo brano in elenco - ci propone una virata verso una musica tipicamente “ambient”, decisamente più liquida e rilassante. Brani come “Olga” e soprattutto “Nana Piano” sono comunque belli e in linea con la genialità dell’artista, che sceglie una via minimalista, dove l’elettronica praticamente scompare per lasciare posto alle sole note di un pianoforte. L’elettronica si riaffaccia timidamente su “One”, una ballata molto bella, algida e toccante, che mette in luce il talento vocale di Kelly Lee.

Proprio sul finale la Owens con “Sonic 8” torna a colpire duro, e ci offre schegge sonore violente di natura “industrial”, di certo antitetiche alla parte centrale dell’album. Per quanto ambivalente, il disco segna decisamente un ulteriore passo avanti sul piano della ricerca musicale da parte dell’artista. Manca una unità compositiva, questo è vero, ma i singoli brani possiedono tanta qualità e soluzioni intelligenti sia sul piano vocale che negli arrangiamenti.

L’album - così ricco di contrasti - è stato registrato ad Oslo, in Norvegia, durante la pandemia ed è stato prodotto da Lasse Marhaug, uno specialista della musica “noise” e di avanguardia, noto per i suoi lavori con Merzbow, Sunn O))) e Jenny Hval. Da ascoltare.

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26/05/2022 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati