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A cinque anni da "Inchiostro", la cantautrice toscana Letizia Fuochi torna con un nuovissimo lavoro intitolato "Zing".
Il disco contiene dieci tracce a sua firma , con gli arrangiamenti di Francesco Frank Cusumano (chitarre), Michele Staino (contrabbasso), Ettore Bonafè (percussioni e vibrafono). In apertura troviamo "Indietro mai" ("Noi due sotto le bombe, a sbranare i momenti che restano, a benedire quelli che mancano, noi due, per noi due. Noi due col fiato corto a inghiottire i vuoti che lasciano, nella bocca parole che servono a noi due, per noi due, inevitabile, senza regole, il precipizio al limitare del tempo, più veloce di ogni momento, noi due, per noi due") con una ritmica di chitarra acustica sostenuta dal contrabbasso e colorata dal vibrafono.
I fraseggi di una chitarra slide si intrecciano con le percussioni in "Piano piano" ("Gli alberi sono anime antiche trattengono le storie di chi le ha smarrite, mi troverai là come una sughera al vento sbucciata e ferita, ti ascolterò, senza paura, ma piano piano, piano piano, piano piano"). "La misura maledetta dell'assenza" ("L’aver paura è un sentimento stabilese si tratta di salvare l’apparenza, ci costringe a inventarsi un’altra vita, negando a noi stessi l’evidenza,ma null’altro vorrei dirti se non che tutto è conservato e nessuno potrà mai cancellare quell’esistenza a cui dobbiamo rinunciare") è caratterizzata dagli arpeggi di chitarra classica, dalla viola di Silvia Poli e dalle percussioni Il groove funky di chitarra acustica e basso, viene sporcato dal solo di una chitarra acida con il wah wah in "Intatto tutto" ("Molto potrei dire e non sarebbe mai abbastanza, non mi contraddire è una questione d’imprudenza, l’illusione è necessaria per avere il tempo, io mi sento germogliare e non ho più scampo e non ho più scampo").
In "Sarò" ("Le cose dell’amore assente nella moltitudine di pomeriggi infiniti, celebrava una chitarra scura venuta da terre lontane per raccontar qualcosa. Sarò sarò sarò prigioniera dell’abisso o del cielo?") c'è un 'atmosfera soffusa con chitarra classica e viola. Ancora delicatezza in "Come un'infanzia" ("L’altalena con le gambe e le braccia sull’ultimo legno appoggiate, risplendevo come una biglia sul pontile del mio mare.Nel momento più intenso, quello del ruggito che travolge i sogni, aspettavo il tuffo, la carezza oscena e delicata del mio sole, nel mio mare") con chitarra classica, viola e vibrafono. Ritmi di flamenco con chitarra acustica, percussioni e una chitarra elettrica molto western per "Agosto" ("Ad agosto, la tua nave è una scia, un’ancora ancora ad aspettarti qui, non ci sarà niente di facile, questa realtà ci rende cinici, arrivo al limite se non grido che nel mondo sai, sei tu per me, l’inganno non c’è, l’inganno non c’è, lo scoprirai da te").
"L'odore tuo di me" ("Passano passano passano passano gli attimi, nascondono rivelano nascondono rivelano la vertità, non dare per scontato che ci sia data un’altra occasione.Piccole inquietudini, possibilità inattese, vertigini, eccitazione, bellezza, intensità, quanto può essere potente il coraggio di un istante. È l’odore tuo di me, l’odore mio di te, è l’odore tuo di me") ha un bel vestito di chitarre con le percussioni. "Ballata della donna trasformata in luna" ("Quando tornerà la luna grande risplenderà vestita d’incanto e di rosso, lei lei lei lei ci guarirà, ghirlanda di cielo che grida l’estate, garofano di note e ricordi di fate e poi la terra, l’acqua del fiume, il lampo, il fuoco, la sete, come ogni leggenda ci consolerà") è una piccola favola tutta dominata dalla chitarra acustica. In chiusura troviamo "La luce del mattino" ("Il tuo corpo di madreperla, il mio rifugio la mia tentazione, il mio destino all’improvviso, quella sola direzione. Questo amore non è mai troppo, forse solo inevitabile") con gli arpeggi e gli armonici delle chitarre.
Un lavoro altamente ispirato, con una scrittura bella, incisiva e arrangiato sapientemente, cullando con i suoni l'intensa e calda voce della Fuochi che si esprime in tutta la sua passione, dimostrando di essere una delle migliori cantautrici italiane. Zing è un colpo di fulmine, è un gioiello, un disco che ti cattura, che ti entra dentro le crepe dell'anima, che ti allevia le ferite.
TRACKLIST
Indietro mai Piano piano La misura maledetta dell'assenza Intatto tutto Sarò (dell'abisso o del cielo?) Come un'infanzia Agosto L'odore tuo di me Ballata della donna trasformata in luna La luce del mattino
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