Album dal vivo veramente bello ed affascinante che riproduce per intero il concerto che si è svolto il 2 Ottobre 2021 a Parma presso il Teatro Farnese nell’ambito della rassegna Parma Jazz Frontiere Festival.
Il disco si intitola “La Fòla de l’Oca / Overtime” e vede coinvolta la Parma Frontiere Orchestra, diretta dal maestro Roberto Bonati, che è anche lo scrittore di questa opera musicale che prende il titolo da una filastrocca per bambini, ma che è quanto mai complessa, evocativa ed intrigante. La composizione aveva come oggetto il concetto di Tempo, è stata realizzata con il contributo di giovani musicisti provenienti da diversi paesi d’Europa ed era inserita nel progetto Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.
I testi dell’opera si basano su scritti di Eraclito, di Marco Aurelio, di Sant’Agostino e di Walt Whitman, mentre il compito di metterli insieme e di trovare un filo conduttore interno è spettato a Roberto Bonati, compositore e insegnante di musica jazz, non nuovo a sperimenti del genere, che abbracciano il jazz , la musica contemporanea e nuove proposte.
L’intento letterario è quello di cercare nel passato risposte per la complessità del nostro presente, ma anche delle tracce per capire cosa aspettarsi dal futuro. Sotto il profilo musicale invece Roberto Bonati riesce a mescolare con grande pregio musica contemporanea, “free jazz” e musica sacra, fa interagire inoltre una sezione d’archi e una sezione di fiati con cori molto suggestivi all’interno di un “unicum” dal sapore ancestrale, che ci ha lasciato preda di momenti estatici durante l’ascolto. Hanno suonato dal vivo la sera del concerto musicisti quali Giulia Zaniboni, alla voce, Riccardo Luppi, ai flauti e al sax, Mario Arcari, all’ oboe, Marco Ignoti, ai clarinetti, Michael Gassmann, alla tromba e al flicorno, Paolo Botti, al violino, Gregorio Buti, al violoncello, Luca Perciballi, alla chitarra, Tommaso Salvatori, al vibrafono, Andrea Grossi, al contrabbasso, Roberto Dani, alle percussioni e alla batteria.
Fra gli ospiti internazionali, vi segnaliamo Benjiamin Löfgren, dalla Svezia, alla tromba, Ingrid Berg, dalla Norvegia, al violino, Simon Herberholz, dalla Scozia, al sax tenore, Fabius Mey, dalla Germania, al trombone, Finn Henrik Stamer , dalla Germania , al violino, Simon Andreas Fredheim Folkvord , dalla Norvegia, al sax contralto .
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