Nuovo appuntamento con una pubblicazione della collana Made To Measure, curata dalla Crammed Discs, etichetta belga sempre presente quando si tratta di produrre musica sperimentale e d’avanguardia.
Siamo arrivati al “Vol. 48” che racchiude un’opera monografica firmata Aksak Maboul , la firma sotto la quale si celano l’originalità e il genio creativo di Marc Hollander , musicista, produttore e fondatore (ma anche proprietario) della Crammed, che ha sede a Bruxelles. Abbiamo a che fare con un “concept album” di grande caratura intitolato “Une Aventure de VV(Songspiel)”, seguito ideale dell’eccellente “Figures” (Vol.47 di Made to Measure). Questa volta però gli Aksak Maboul procedono in maniera diversa e creano un progetto che vuole essere di musica totale. Chiamano a raccolta tutti i musicisti e collaboratori dell’area Crammed e mettono su una “suite” di 63 minuti dove l’elettronica e la sperimentazione procedono di pari passo con la musica “ambient”, il “free jazz”, il “kraut rock”, la “techno” e la musica contemporanea.
Un progetto ambizioso, ma niente affatto al di fuori dalla portata della band che si muove con grande libertà espressiva nel dare vita alla stesura musicale di un testo scritto e cantato da Vèronique Vincent, voce narratrice all’interno dell’album. “Une Aventure de VV” è un ’opera mirabile, di carattere sia filosofico che poetico e le composizioni sono eseguite parte in francese, parte in inglese. Brani di una bellezza ancestrale, titoli come “Miracle Au Jardin”, “Talking With The Birds” e “Le Paarole de la Peau” contengono una musicalità naturale in grado di mescolare avanguardia e raffinatezza e si rifanno alle coraggiose composizioni di musicisti della prima metà del XX secolo che mettevano insieme canto, piccole partiture teatrali e citazioni tratte dalla musica popolare.
Un modo di fare musica ripreso dagli Aksak Maboul che gli hanno dato una forma ancora più moderna in un’opera dalle tante sfaccettature che vede il contributo di Lucien Fraipont, alla chitarra, di Blaine L Reininger, al violino, di Erik Heestermans, alle percussioni, di Faustine Hollander, alla chitarra e alla voce, e infine di Laetitia Sadier, Alig Fodder , Audrey Ginestet e Benjamin Glibert, che danno voce ai tanti personaggi presenti nell’opera. Un album superlativo che segna il definitivo ritorno degli Aksak Maboul , che si erano ritirati dalle scene poco prima dell’inizio degli anni Ottanta.
Un disco che presenta musica e letteratura uniti insieme in una dimensione fiabesca che reca una quantità infinita di grazia e di bellezza a quanti avranno la fortuna di porsi all’ascolto.
|