Il 2023 è un anno proficuo per il cantautore Germano Bonaveri, che oltre al disco di inediti, pubblica "Oltre il ponte", un lavoro dedicato alla resistenza, ideato, progettato e prodotto da Associazione di volontariato Ca' Bura APS, che raccoglie ben diciannove tracce.
Un percorso interessante che parte da alcuni canti che hanno fatto parte della lotta partigiana: "Fischia il vento", "Bella ciao", "I ribelli della montagna" (conosciuta anche con il titolo "Dalle belle città") e "Il canto dei partigiano", proposta anche in versione francese ("Le chant des partisans"), fino ad arrivare a canzoni scritte successivamente come "Oltre il ponte" e "Dove vola l'avvoltoio" (con i testi di Italo Calvino e le musiche di Sergio Liberovici dei Canta cronache), "La pianura dei sette fratelli" (1995) dei Gang, che racconta la storia della famiglia Cervi, trucidata dai nazifascisti , "E io ero Sandokan" scritta da Armando Trovajoli nel 1974 per il capolavoro cinematografico "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola , due gioielli degli Stormy Six come "Dante Di Nanni" (dedicata al partigiano torinese del GAP) e "La fabbrica" (ispirata agli scioperi del marzo 1943 nel Nord Italia) dal loro disco più importante "Un biglietto del tram" (1975).
In mezzo ci sono altri brani significativi, vero propi inni di ribellione, come "Hasta siempre Comandante", "Per i morti di Reggio Emilia" (scritta da Fausto Amodei nel 1960 dopo gli scontri sanguinosi del governo Tambroni), l'antimilitarista "Where have all the flowers gone" (scritta da Pete Seeger nel 1956) , "La orilla blanca, la orilla nera" ripresa dagli studenti spagnoli nel 1971 e diventato uno dei principali canti antifranchisti di quel periodo, il grido pacifista di Fabrizio De Andrè con "La guerra di Piero" , "El aparecido" dal repertorio degli Inti Illimani.
A completare il quadro, due brani di Bonaveri : Il robusto rock di "Clandestino" ("Clandestino si, clandestino mi potete chiamare, globalizzato nell'indigenza, emarginato dall'ignoranza") e "Delle diversità" ("E non cedete alle mode e non abbiate rancore, che non si ama per fede, ma solo per amore e allora, forse, scriverete una storia dove bellezza è nella diversità e non parlate di vittoria, ma solo di libertà") musicalmente più sperimentale. Bonaveri prende in mano un repertorio vivo e militante, lo spoglia da sonorità ridondanti e lo porta ad un'essenza minimale, dove la parola trova il giusto peso.
Un lavoro coraggioso, che profuma di libertà, la stessa che c'hanno lasciato quei giovani, che tanti anni fa, scelsero di stare dalla parte giusta, quella oltre il ponte.
TRACKLIST
Il canto dei partigiani I ribelli della montagna Hasta siempre Comandante E io ero Sandokan Dante Di Nanni Clandestino Where have all the flowers gone La guerra di Piero Dove vola l'avvoltoio El aparecido La pianura dei sette fratelli La orilla blanca, la orilla nera Fischia il vento Oltre il ponte La fabbrica Delle diversità Per i morti di Reggio Emilia Bella Ciao Le chant des partisans
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