Sèbastien Guèrive Obscure Clarity  2023  Atypeek Music / The Orchard di Giancarlo De Chirico

A tre anni di distanza dall’eccellente “Omega Point”, che è stato pubblicato nel 2020, arriva un nuovo album per Sébastien Guérive, compositore e tecnico del suono francese che risiede a Nantes. Il disco si intitola "Obscure Clarity", un ossimoro molto significativo che sintetizza a perfezione la natura diversa dei suoni e delle emozioni che trasmette il suo lavoro.

Un album solo strumentale in cui vengono mescolati con grande sapienza soluzioni proprie dell’elettronica, momenti acustici e squisiti interventi melodici del pianoforte. Il tutto si dipana all’interno di un tessuto armonico neoclassico, che però contiene forme di sperimentazione, richiami epici al rock progressivo e dei momenti di musica minimale, che sono assolutamente intimi e affascinanti. Le due versioni di “Obscure Clarity”, composizioni morbidamente oscure e dense di mistero, sono meravigliose, ma un discorso particolare va fatto anche per i primi due singoli estratti dall’album: “Prana”, composizione avveniristica, dai contorni cosmici, e “Shanti”, ballata molto delicata eseguita al pianoforte che sul finale ci propone un crescendo carico di misticismo. Musica corale, musica universale che offre anche spunti di natura religiosa e che incanta quanti si mettono all’ascolto. Le atmosfere “dark”, talvolta inquietanti, sembrano entrare in contrasto con le illuminazioni spirituali che restano il tema centrale del disco.

Ma il conflitto è solo apparente: la sensibilità romantica di Sébastien Guérive è la chiave che ci permette di interpretare correttamente questo suo nuovo album. Guardare oltre, malgrado tutto, seguire un debole segnale di luce, anche là dove c’è il buio.

Disco fortemente consigliato a quanti amano ascoltare i dischi di Nils Frahm, di Jonsi, di Apparat e di Ben Frost.

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15/11/2023 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati