Dopo “Fato e Logica” (pubblicato nel 2019) il cantautore Stefano Mele torna a far sentire la sua voce con l’ep “Walter” (La Stanza Nascosta Records).
Quella di Mele è una voce coraggiosa, che non ha paura di prendere posizione, di addentrarsi in terreni scomodi, di schierarsi.
Il timbro ruvido e scuro ben si sposa con le tematiche del singolo di lancio, Sorridi, un j’accuse in musica di grande potenza. Il cantautore denuncia le storture del nostro tempo, dalle egoistiche derive “social” all’epidemia di nazionalismo, passando per il problema dell’inconsistenza della sanità pubblica, per il ricatto energetico del Cremlino all’Europa, fino all’emergenza climatica globale.
A seguire la Trilogia dell’Emigrante, tre episodi per l’umanissima epopea di un rifugiato del Nord Africa, disperso in mare in seguito all’affondamento nel Mar Mediterraneo del barcone stracolmo di persone in cerca di salvezza. Bendito Sea, Canto al Vento e Nind Andhera, ascoltati in stretta successione cronologica, proiettano l’ascoltatore in una storia di speranze frustrate, di aspettative deluse, di redenzione cercata e negata.
Sulla scia di Vecchioni, di Fossati, di Samuele Bersani, Mele mette al centro della narrazione il viaggio per mare, con il suo corredo di fiducia e sconforto.
Grande sensibilità Mele dimostra nel disegnare il paradigma dell’autismo, senza scadere in facili stereotipi.
Walter- racconta l’autore tende metaforicamente una mano oltre il muro di incomprensione che molti di noi edificano, nei rapporti sociali, escludendo quell’altro che troviamo diverso da noi e che invece, proprio come noi, vive, semplicemente, alla propria maniera.
Ecco che “Walter” diventa, in questo modo, una sorta di abstract concettuale dell’intero lavoro, si scompone in W Alter, viva l’altro, in risposta allo spettro del nazionalismo e, più in generale, all’insofferenza generalizzata nei confronti di una “diversità” che deve invece essere letta come valore aggiunto.
Adesso si muove tra sogno utopico, speranza e desiderio di rinnovamento, chiudendo un lavoro polemico e poetico, sofferto e complesso.