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Ensemble Sangineto
Grand Tour Vol.1
2024
Folkest Dischi/Studio Alfa
di Giancarlo De Chirico
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Album davvero interessante che ci viene presentato dagli Ensemble Sangineto, un trio formato da giovani musicisti di grande talento nonché attenti studiosi delle tradizioni popolari del nostro Paese.
Il disco si intitola “Grand Tour Vol.1” (Canti e Incanti dalle Alpi al Mediterraneo), un richiamo al lontano 1700 quando i figli dei casati più nobili erano soliti intraprendere un lungo viaggio attraverso l’Europa e l’Italia ne costituiva una tappa fondamentale, quasi indispensabile per completare la formazione artistica, politica e culturale di un membro della futura classe dirigente. Procede allo stesso modo il percorso musicale - condensato in dieci momenti di pregio - attraverso le regioni italiane intrapreso dagli Ensemble Sangineto.
L’album propone armonie tradizionali e melodie arcaiche reinterpretate, prevalentemente nel dialetto locale, con nuovi arrangiamenti e con una freschezza compositiva che ha del prodigioso. Il gruppo è di origine friulana ed è in realtà un trio composto da Adriano Sangineto, arpa celtica e voce, da Caterina Sangineto, salterio ad arco, flauti e voce, e da Jacopo Ventura, chitarra, charango e voce. Adriana e Caterina sono due fratelli gemelli, figli del liutaio di arpe e salteri Michele Sangineto. Educati alla musica dalla sensibilità paterna, si accostano prima alla musica antica per poi abbracciare la musica popolare nel suo complesso.
L’Ensemble Sangineto è un gruppo molto eclettico e anche duttile che mescola con abilità sonorità antiche ad influenze moderne. Le loro composizioni infatti contengono sia riferimenti al folk che alla musica classica, presentano sonorità proprie della musica celtica accanto ad elementi presi dal canto gregoriano o ancora accenni tipicamente pop, molto godibili. Il disco riflette pienamente tutto questo in una sintesi sonora veramente affascinante che ci permette di ascoltare una sovrapposizione continua di suoni e voci che si intrecciano in un’atmosfera aggraziata e sognante. Ci ha sorpreso anche la purezza del loro approccio musicale che trova facile riscontro in brani come “Violina” (dalla Toscana), “Lanterna de Zena” (dalla Liguria), “Dove te vett o Mariettina” (dalla Lombardia), “Mare Maje” (dall’Abruzzo), “Chi Bussa alla Mia Porta” (dall’Emilia Romagna), “Canto delle Lavandaie del Vomero” (dalla Campania), “Si maritau Rosa”, (dalla Sicilia) e “Procurade ‘e moderare” (dalla Sardegna).
La scelta dei brani viene da una consultazione approfondita degli archivi storici della RAI che contengono numerosi brani raccolti nel tempo da etnomusicologi. Tali composizioni sono state ricostruite con un arrangiamento diverso che prevedeva armonie che non erano contemplate dalla tradizione popolare. Un lavoro lungo e complesso che però ha portato a risultati straordinari. Disco sorprendente. Da ascoltare.
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24/01/2024 -
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