Quinto disco solista per J Mascis, musicista americano originario di Amherst, Massachusetts , nonchè chitarrista dei Dinosaur Jr. L’album si intitola “What Do We Do Now” e dovete procurarvelo al più presto, senza perdere tempo con questa mia inutile recensione.
Si tratta infatti di un piccolo grande capolavoro. Piccolo, perchè rimane ancorato allo stile “indie pop” volutamente dimesso e fuori dal circuito commericale. Grande, perchè le dieci nuove canzoni hanno uno spessore armonico che va oltre ogni più rosea aspettativa e riescono al tempo stesso a farci tornare in mente sia il suo passato con i Dinosaur Jr che le sue cose più recenti. Registrato nel suo Bisquiteen studio nel Massachusetts occidentale, “What Do We Do Now” è un disco prettamente “guitar oriented”, un album dalla grande freschezza compositiva, che contiene musiche e testi molto significativi ma ciò nonostante vi farà ballare leggeri lungo tutta la stanza dove risiede il vostro stereo.
Questo si deve al fatto che - per la prima volta in carriera - J Mascis ha inserito una batteria e delle partiture elettriche all’interno di un suo album in studio. A dire il vero, la base ritmica delle nuove composizioni rimane essenzialnente acustica, ma la chitarra elettrica resta sempre in agguato , comunque dietro l’angolo, pronta a convogliare nuova energia grazie ad assoli veramente fantastici. Abbiamo apprezzato in particolare la struttura armonica di brani come “Can’t Believe We’re Here”, “Can’t Find You”, “Old Friends” e “You Don’t Understand Me”, ma sono da segnalare anche “Hanging Out”, “The End Is Shaking” e “It’s True”, una ballata acustica che si avvale però di un “crescendo” elettrico formidabile, che fa venire i brividi.
Hanno partecipato alla registrazione del disco Ken Mauri, dei B-52’s, alle tastiere, e Matthew "Doc" Dunn, al “pedal steel”. Un album molto ben realizzato e godibile, un lavoro importante che si apprezza sempre di più ad ogni ascolto. J Mascis conserva intatta quella sua capacità di raccontarsi, di mettersi a nudo che lo rende come uno degli artisti più veri e sinceri fra quelli ancora oggi in circolazione.
Le liriche delle sue canzoni fluiscono libere e autentiche insieme alle note della sua chitarra, creando così una suggestione unica, una sorta di linguaggio parallelo , più personale , più ricco, il cui ascolto fa bene all’anima.
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