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Martha J. & Chebat Quartet
Amelia
2024
Clessidra Records
di Giancarlo De Chirico
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Nuovo album per la “vocalist” jazz Martha J. e per il pianista Francesco Chebat, accompagnato nell’occasione da Giulio Corini, al contrabbasso e da Maxx Furian, alla batteria, due “session men” di livello assoluto.
Il disco è intitolato “Amelia” e costituisce un tributo molto sentito a Joni Mitchell, la leggendaria cantante canadese che ha da poco compiuto ottanta anni. La pubblicazione dell’album è stata anticipata dall’uscita di due singoli come “Moon At The Window” e “The Hissing Of Summer Lawns”. L’ascolto del disco ci lascia positivamente sorpresi per la raffinatezza e la qualità dei nuovi arrangiamenti in chiave jazz. La stessa Joni Mitchell era molto affascinata da questo genere musicale e non faticherete a trovare tracce di jazz nelle sue “folk song” dei primi anni Settanta. L’album si compone di undici tracce in totale, tutte composte da Joni, ad eccezione di “A Chair In The Sky” e di “Sweet Sucker Dance”, in cui il testo è della Mitchell, ma la musica è stata scritta da Charles Mingus, senza alcun dubbio il jazzista preferito da Joni.
Si prova un vero piacere a restare di nuovo incantati dalle note di brani come “Free Man In Paris”, “Black Crow”, “Cold Blue Steel And Sweet Fire” e “Amelia” che vengono presentati con delle interessanti venature musicali che mescolano funky e soul al jazz moderno. Il disco è rispettoso delle composizioni originali, ma i brani sopracitati vengono riletti in maniera molto personale e questa cosa rende tutta l’operazione molto interessante. Joni Mitchell era solita collaborare con jazzisti come Herbie Hancock, Wayne Shorter, Peter Erskine e Jaco Pastorius, proprio gli stessi musicisti che costituiscono i riferimenti musicali di Martha J. e di Francesco Chebat.
L’operazione è stata coraggiosa, perché i rischi che comportava un tale confronto erano tanti, ma la riuscita è davvero fantastica e vi consigliamo caldamente l’ascolto di questo disco, felicemente ispirato e ben fatto.
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18/03/2024 -
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