Quattro anni dopo “Chronologic” il gruppo francese dei Caravan Palace torna a far sentire la propria voce con il nuovo album, uscito il 1 marzo 2024.
“Gangbusters Melody Club” vede Arnaud "Vial" de Bosredon (composizione, produzione, chitarra, voce), Charles Delaporte (composizione, produzione, basso, voce) e Colotis Zoé (voce) “riarrangiare” quel mix di generi che ne aveva caratterizzato l’esordio, catalogabile in senso più ampio come electro swing, contaminandolo come di consueto con imprevedibili evoluzioni, divergenze sonore, groove irresistibile. L’immaginario visivo della band, abitato da robot umanoidi e reminiscenze steampunk, è uno degli aspetti che caratterizzano fortemente l’identità della formazione e si propone agli ascoltatori del nuovo disco in un’istantanea che coglie i tre membri principali e un cane alle porte di un club musicale, il cui ingresso ha la forma della suddetta mascotte robotica.
Nelle 12 tracce di “Gangbusters Melody Club”, a differenza di quanto avvenuto nel precedente lavoro, le collaborazioni sono minimali (troviamo l’apporto vocale di Robin Mansanti nei brani “Avalanches e Spirits, il sassofono di Lucas Saint-Cricq in diversi pezzi tra cui 81 Special e Reverse, così come samples vocali di Ella Washington in Fool tratte da “Doing the best i can”) e ci si concentra nel tratteggiare in poco meno di 44 minuti un elegante connubio tra analogico e digitale. Ciò che rende irresistibile la miscela sonora dei Caravan Palace è difatti il saper mescolare efficacemente strumenti a corda, violini, chitarre, basso, con un intelligente uso dell’elettronica e dei filtri vocali, riuscendo in tracce dalla durata tipicamente contenuta a riassumere e definire quella che è, al suo più intimo livello, un’anima musicale profondamente gitana.
Questa stessa vocazione emerge in modo dirompente nei live che il gruppo francese propone in giro per il mondo, evidenziando in tal senso il classico clichè che vede l’esibizione dal vivo surclassare sempre la registrazione su disco. L’ascolto risulta ugualmente coinvolgente sin dal singolo di apertura “Mad”, il quale aveva anticipato l’annuncio dell’album lo scorso autunno accompagnandosi ad un video cartoon dall’estetica vintage in bianco e nero, toccando poi l’apice in pezzi come Mirrors, 81 Special, Avalanches, Raccoons, Blonde Dynamite, Reverse.
Nonostante sia difficile scegliere tra i cinque lavori dei Caravan Palace un esponente di spicco, Gangbusters Melody Club riassume ed equilibra efficacemente tutti gli ingredienti che rendo questa formazione un unicum vivace, mutevole e variopinto nel panorama della musica europea.
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