A distanza di otto anni da "Intro" il suo primo disco, torna la cantautrice pescarese Federica Di Marcello in arte Marlò.
Il nuovo lavoro intitolato "Il tempo delle cose" vede la produzione artistica di Marlò con Giampiero Mariani che ha curato gli arrangiamenti e scritto insieme le musiche. In apertura troviamo "Richiami" (Come la balena che canta da sola nell’oceano,come quella donna che aspetta la voce della metro, ho cantato a frequenze solo mie, ho vissuto aggrappata al ricordo di un tempo che fu") con gli arpeggi di chitarra acustica, i synth e i flauti, "Il tempo delle cose" ("Strano il tempo delle cose che restano e non sai se è una scelta di coscienza o un’affettuosa permanenza, Il tempo di questo continuare un nome non ce l’ha ma, è cresciuto insieme a me e si è fatto spazio intorno a te") è delicata in odore di pop, con un bell'intreccio di voci.
"Tra un milione di anni" ("Tra un milione di anni, io ci sarò, il peccato e la pena,il gigante che trema, la comparsa che ruba la scena, sono fragile e roccia, cercata carezza, sono l'ombra del dubbio, assoluta certezza, sorridimi e io capirò") è uno dei brani migliori, con percussioni, fraseggi di chitarra elettrica sopra al tappeto di quella acustica e il testo di Giampiero Mariani, "Cento volte Penelope" ("Perché cento miliardi di fuochi non formano l’ombra di un sole, come cento parole non possono dire chi sei, io ti vedo arrivare ogni sera dal bianco del mare") con il testo di Alessandro Di Zio è affascinante con le sue sonorità etniche.
Si prosegue con "La misura del tempo" ("Delle mie attese ho fatto un fascio da mettere in spalla,arrivare in cima e buttarle giù! Se guardo avanti i prossimi anni vorrei ricordarli così: forti, gentili, ricchi, felici!Un banchetto che fine non ha, come messaggi nelle bottiglie, spedisco il tempo che ho perso , magari rinasco e lo consumerò") caratterizzata da un vestito acustico e da interessanti tessiture vocali, In "Ogni vita" ("Siamo solo il frutto del passato, abitare il buio e il suo silenzio,con fiducia affidarsi al tempo, le ricorse per colmare i vuoti, sono piogge nel deserto") emerge il pianoforte, sempre accompagnato dalla chitarra e dai cori.
C'è un omaggio a Lucio Dalla con la canzone "Domani" (tratta dal disco "Canzoni" del 1996) rivisitata in maniera efficace, "Sul divano o nell'angolo del mondo" ("Sarà quando il tempo lo vorrà. Sul divano o nell’angolo del mondo, dentro di me esisti, dentro di me resisti, dentro di me") ha un'atmosfera sognante cullata dal pianoforte. In chiusura troviamo "Tutte le funtanelle", un brano della tradizione abruzzese, condiviso con il cantautore Setak.
Marlò ci regala una ventata di freschezza che illumina tutto il disco, grazie ad una scrittura interessante, agli arrangiamenti raffinati e ad una prova vocale di ottimo livello, compreso il pregevole lavoro nei cori. Insomma ci troviamo di fronte ad un graditissimo ritorno, perché oltre ad essere il tempo delle cose, è anche il tempo di ascoltare Marlò!
Tracklist
Richiami Il tempo delle cose Tra un milione di anni Cento volte Penelope La misura del tempo Ogni vita Domani Sul divano o nell'angolo del mondo Tutte le funtanelle (feat Setak)
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