Uscito da pochi giorni (26 aprile 2024) per Universal il nuovo album della cantante, musicista e pittrice Gabriella Martinelli, “L’Amore è una scusa”, disponibile nei formati digitale, cd e vinile con stampe esclusive che accostano alcuni dipinti dell’artista ai versi delle canzoni presenti nel disco.
I testi, così come le musiche, sono della cantante, con la partecipazione di altri artisti; la copertina del disco è una tela dipinta da Gabriella insieme ai suoi fan durante il Booming Contemporary Art Show di Bologna. Già annunciate le prime date del tour di presentazione nel quale la cantante sarà accompagnata dalla sua band.
Gabriella Martinelli è un’artista a tutto tondo che, pur giovane, ha già ricevuto numerosi premi, tra i quali Musicultura (2014), Premio Bindi (2015), Premio Botteghe d’Autore (2017), Premio L’Artista che non c’era (2018), oltre ad aver partecipato al Festival di Sanremo (2020), con il brano “Il Gigante d'acciaio”.
Il nuovo album è un prodotto musicale di alto livello, che abbraccia tutta una serie di stili musicali e affronta molti argomenti della vita: la tristezza, la ribellione, la ricerca di libertà, l’autenticità. Lo fa con una combinazione di testi poetici e melodie mai scontata e il cui filo conduttore è una visione dell’amore non apodittica, bensì consapevole nel voler dimostrare all’ascoltatore, tramite sonorità suggestive, le mille sfaccettature di questo sentimento.
L’album, composto da dieci tracce, contiene due collaborazioni: con Alberto Cazzola nel brano "La prima volta" e con Barbascura X nel brano "Niente", già uscito precedentemente come singolo e inserito come bonus track.
La voce della Martinelli, potente, vibrante, coinvolgente ed avvolgente, guida l’ascoltatore su un percorso musicale mai scontato, dove si affronta l’amore sotto vari punti di vista per arrivare, come dice lei stessa, a capire che “L'amore è una scusa, una di quelle di cui non possiamo fare a meno. Una scusa per scappare da noi stessi e dal tempo...”.
Il primo pezzo dell’album, “Supereroi”, molto breve, è guidato da un’armonia arabeggiante e voci modificate dal vocoder, e traccia un filo conduttore che conduce fino all’ultimo pezzo, “Topi in gabbia”, grazie alle parole “non meritiamo gabbie per topi”. La potente introduzione di synth e il ritmo coinvolgente sono una forte spinta all’ascolto del pezzo.
“In paradiso” introduce il tema dell’amore nella sua natura ambivalente (“non mi cercare più / l'amore mi fa schifo / non mi diverto più / io scappo in paradiso”), che contrasta con la regolarità della “cassa in quattro”, un chiaro riferimento al proprio essere musicista, per inserire un contrasto fra il ritmo più regolare possibile in musica e il “... vivere precipitando // se la felicità sarà uno schianto // io mi tuffo nello spazio...”, che molto si riconduce alle arti visive, con riferimento alla corrente futurista.
Si passa quindi al pezzo forse più bello o, quanto meno, con l’arrangiamento perfetto, sicuramente il pezzo maggiormente poetico e che riesce a mettere in luce le enormi qualità vocali della Martinelli: “Tristezza”. L’introduzione con suoni elettronici è seguita da una piacevole alternanza fra testo e accompagnamento di fondo, con suoni di synth che si aprono e si richiudono mantenendo sempre sul fondo la voce che canta “Tristezza tu mi vendi un bacio e poi vai via // ti ho comprato il cielo in una stanza // ti ho pagata perché tu eri mia”.
I riferimenti, l’uno diretto a Battisti l’altro indiretto a Gino Paoli (“il cielo in una stanza”), sono emblematici; si parla di un amore fra due persone, forse due donne, ma una delle due figure potrebbe ben essere semplicemente la tristezza fattasi donna e non una persona fisica. L’abbandono presente nella canzone di Paoli alla quale il testo si riferisce è lo stesso abbandono del quale la Martinelli narra nel suo pezzo: “Siamo insieme nel divano”, con quei “fiori verdi nella mano l’anestetico più forte”, quasi a ricordare l’assenzio.
Rapidamente ci riporta nel quotidiano “La prima volta”, un pezzo piacevole, così come “Alla deriva”, ben cantata e precisa fino all’inverosimile, con un refrain intelligentemente asimmetrico al primo passaggio, in modo da consentire l’entrata della chitarra prima della ripresa della strofa.
Il ritmo da discoteca nei successivi passaggi del refrain in “Niente” prosegue ne “La donna di nessuno”, con un’armonia tipica, anche se trasposta, di brani musicali della fine anni ’90. Molto bello l’arrangiamento di “È già domani”, così come le poetiche parole di apertura dello stesso pezzo: “apri gli occhi, è già domani”.
Notevole l’introduzione di pianoforte in “Senza regole”, un’introduzione che piano piano fa da viatico alla voce che intona la melodia con parole profonde, riflessive, mentre si aprono altri suoni che sostengono la voce stessa, un pezzo della stessa profondità di “Tristezza”, con le parole “... Saremo quello che abbiamo perso...”.
Infine un testo a tema sociale quello di “Topi in gabbia”; la descrizione della quotidianità con una contemporanea spinta ad abbandonarla. Distaccato nello stile rispetto agli altri pezzi, cinico nelle parole, consapevole ma non nichilista: “Poi ti accorgi che hai lottato tutta la vita // per un applauso di cinque minuti // ...”.
Nel complesso “L’Amore è una scusa” è un bell’album davvero, altalenante negli stili, che vanno dal pop punk all'indie-pop, dalle ballate intime al rock, che fa intravedere tre filoni: quello più leggero, quello profondo e riflessivo e infine quello sociale, tutti comunque ben combinati grazie alla voce stupenda di Gabriella Martinelli
TRACKLIST Supereroi In paradiso Tristezza La prima volta (feat. Albi - Lo Stato Sociale) Alla deriva Niente La donna di nessuno È già domani Senza regole Topi in gabbia Niente (feat. Barbascura x - bonus track)
LINE UP: Gabriella Martinelli voce, Alessio Sbarzella, batterie, Paolo Mazziotti basso, synth, tastiere, cori (brani 2, 3, 5, 6, 7, 8, 11), Andrea Iannicola chitarre, Paolo Mazziotti chitarre drum programming, Alberto Cazzola voce (brani 1,4), Barbascura X voce (brani 1,11), Carlo Raso cori (brano 2)
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