Terzo album per Lucia Ianniello, una trombettista e compositrice campana di pregio e in rapida ascesa.”Keep Left And Go Straight South”, questo il titolo del disco, è un lavoro composto da nove brani originali che vedono la Ianniello sempre più coinvolta in prima persona, non solo come strumentista e compositrice, ma anche come interprete e autrice di alcuni testi.
Sal punto di vista strettamente musicale l’album segna un netto cambio di direzione e la Ianniello vira decisamente verso Sud, visto come punto di riferimento ideale, come luogo dell’anima, dove realizzare l’abbattimento di ogni barriera, sia economica che razziale, dove eliminare qualsiasi sopruso grazie ad una sorta di nuova resistenza, che qui si realizza dal punto di vista musicale.
Il Sud visto come mito culturale, come nuovo ordine sociale e culla di civiltà antiche, un contesto ideale che torna a pulsare per merito di brani come “Human Race”, liberamente ispirato a “Strange Fruit” di Abel Meeropol, reso famoso da Billie Holiday e fortemente connesso al movimento dei diritti civili in U.S.A., come “Feronia” (la dea italica protettrice dei boschi e dei raccolti), che racconta di donne in difficoltà, ma che cercano comunque un futuro dignitoso, come “Tide”, che ipotizza una marea composta da uomini e donne che si muovono in flusso alla ricerca di nuove terre, di un mondo migliore, come “Bird Migration”, che sottolinea il movimento continuo degli uccelli verso un sogno, verso un clima migliore, e come la straordinaria “South”, che torna a proporre suoni e odori di un Sud ormai lontano, perso nella memoria.
Hanno collaborato alla riuscita del disco musicisti come Paolo Tombolesi, al pianoforte, come Roberto Cervi, alla chitarra, e Alessandro Forte, alla batterista su quattro dei nove brani. Un quartetto jazz di grande caratura, composto da musicisti di diversa estrazione, ma che guardano insieme verso la stessa direzione, quella di un jazz moderno molto avvincente e dinamico.
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